Caso Natalini: bomba, bufala o altro?

 09/08/13

 Due giorni fa, è arrivata, sul Giornale d’Italia on line diretto da Francesco Storace, la notizia shock dell’indagine a carico del Pm senese Aldo Natalini, uno dei “tre moschettieri” della Procura di Siena impegnati nell’inchiesta su Antonveneta (c’era lui, insieme a Nastasi ed al Procuratore Capo Salerno, alla conferenza stampa del 31 luglio scorso, ad illustrare gli esiti dell’inchiesta).

Scrivere questo articolo è per l’eretico cosa doppiamente delicata: per curiosa, curiosissima ironia della sorte, lo scrivente è stato indagato e portato a Processo dallo stesso dottor Natalini (oltre che dal Pm Marini). Per lo stesso reato per il quale adesso è lui stesso ad essere indagato (dalla Procura di Viterbo, Pm Massimiliano Siddi). Dal dottor Natalini, dunque, sono stato interrogato, sono stato intercettato (in buona compagnia), ho ricevuto due ufficiali di Polizia Giudiziaria in casa, sono stato infine rinviato a giudizio (il Giudice Bagnai, poi, mi ha assolto, lo scorso 1 febbraio).

Dirò subito ciò che – ad eretical parere – la Procura di Siena un errore di comunicazione l’ha fatto: una volta arrivato questo ormai famoso avviso di garanzia al dottor Natalini, bisognava che la notizia venisse fatta uscire, per evitare possibili speculazioni e strumentalizzazioni future (che, giornalisticamente, restano, anche se si arriverà ad un’archiviazione, come pare che sarà). Questo, andava fatto.

Quanto al comportamento del Pm Natalini, dunque, che dire, da ciò che si sa?

Posto che un Pm non dovrebbe mai parlare con nessuno delle “sue” inchieste, ma posto anche che un Pm è un essere umano (sebbene con qualche potere in più della media sulle altrui vite…), il punto fondamentale è uno ed uno solo: i fatti, nel caso di specie il contenuto ESATTO delle intercettazioni fra il dottor Natalini ed il suo amico viterbese.

Se il Pm ha parlato in modo generico dell’inchiesta (per quanto con la persona sbagliata, nessun dubbio), il suo comportamento è del tutto veniale; ben diverso se – come affermato dal Giornale d’Italia – si fosse messo a discettare sulle eventuali strategia difensive da parte del Pd nazionale, soprattutto con un intento pro-Pd (non avendo le intercettazioni, uno potrebbe parlare della eventuale difesa del Pd nazionale, senza fare nessun tifo per lo stesso, simulando anzi un nesso azione-reazione). Discutiamo di cose che sic et simpliciter non conosciamo.

Morale della storia: pronto a ricredermi se smentito per tabulas (come è giusto che sia), l’eretico è convinto che il Pm Natalini sia un ottimo Pm. E crede che l’operato della Magistratura inquirente senese (i tre moschettieri, più il Pm Marini, coordinati dal Procuratore Capo Salerno) vada sostenuto con tutte le forze, oggi più che mai.

I rischi dell’intorbidamento delle acque (già putride, peraltro, in città) c’è, eccome.

O forse qualcuno, a livello locale, rimpiange i tempi – che l’eretico ricorda molto bene, con dettagli illuminanti – in cui il Capo della Procura (dottor Calabrese) andava allegramente a mangiarsi la pizza o a bere il caffè con gli indagati eccellenti?

Guarda caso, se oggi ci sono problemi, allora andava tutto bene, e per tutti: le violazioni del segreto istruttorio non c’erano. C’era ben poco da violare. Semplicemente, non c’erano neanche le inchieste…

 

Ps A proposito di Giustizia senese: domani alle 15, su Radio Radicale, 42 densi minuti di intervista, incentrata sul Tribunale senese, al maestro Adriano Fontani.

Giusto per ricordare a tutti che i “problemucci”, forse, a Siena vengono più dal versante della Magistratura giudicante, che da quella inquirente…

 

 

 

http://www.ereticodisiena.it