Piano scuola, i nodi da sciogliere: dalla piattaforma ai controllori

di Gianna Fregonara

L’estensione dell’obbligo di esibire il green pass a chiunque entri a scuola «è un ulteriore aggravio per il personale scolastico che dovrà controllare». Il testo del decreto che corregge le misure del 6 agosto comprendendo anche personale delle mense, educatori, maestre di asili e materne, professori degli Its e tutti coloro che erano rimasti fuori dalla prima formulazione dell’obbligo di green pass è appena stato pubblicato. E i presidi sono di nuovo sul piede di guerra. Dice il presidente dell’Associazione nazionale Antonello Giannelli: «È una misura logica, sensata» ma chiederlo anche ai genitori con figli nei nidi e nella scuola dell’infanzia che sono soliti accompagnare i bambini all’interno degli edifici scolastici, li costringerà «a fare la coda prima all’ingresso». La proposta del sindacato dei dirigenti è «aumentare di una unità il personale scolastico, cioè chi è predisposto al controllo degli accessi» per evitare assembramenti e proteste. Del resto, come comportarsi con i genitori che entrano a scuola era uno dei problemi non risolti dal precedente decreto. A chiedere chiarezza su come relazionarsi con mamme e papà dei più piccoli che in questi giorni sono già alla prese con l’inserimento (i nidi sono aperti dall’inizio del mese) era stata anche la vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein: «Da noi nel dubbio alcuni servizi hanno ritenuto opportuno fare inserimenti all’aperto, in altre scuole i genitori hanno mostrato il green pass volontariamente». Ora è obbligatorio, e bisognerà controllare. Per i colloqui con i docenti, il problema è molto meno grave perché le scuole potranno continuare con le «visite» online come hanno fatto durante la Dad dei due scorsi anni scolastici.

La piattaforma che è stata preparata per controllare prof e personale Ata non può invece essere estesa a genitori o personale esterno. Ieri il ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole le istruzioni su come fare a usarla. Anche se il sistema non è ancora stato rilasciato dalla Sogei: manca il Dpcm che deve regolare gli aspetti legati alla gestione dei dati e della privacy. Il tempo stringe perché deve essere pubblicato in Gazzetta ufficiale prima di lunedì. Il ministro Bianchi infatti continua a ripetere che «per il 13, quando ricominciano le lezioni in dieci regioni, la piattaforma ci sarà e sarà possibile controllare in tempo reale, ogni giorno, lo stato (attivo/non attivo) del green pass dei dipendenti scolastici». La piattaforma sarà inserita nel sistema informativo del ministero dell’Istruzione (Sidi), già noto ai dirigenti che compilano le presenze e le assenze. Il controllo avverrà in pochi passaggi: si entra nel sistema, si seleziona la propria scuola per poter visualizzare l’elenco dei pass attivi e non attivi, in un’unica schermata.

A controllare sarà il preside o un suo delegato. Per questo c’è fibrillazione nelle scuole per le assunzioni: «È vero che le procedure sono state anticipate e le cattedre di ruolo assegnate prima del tempo, ma non è vero che tutto il personale sarà al suo posto per lunedì — protesta Mario Rusconi, presidente dell’Anp di Roma — ci sono molte rinunce soprattutto in alcune zone e i posti non sono stati ancora coperti, così si rischia una situazione caotica». I sindacati segnalano errori nelle graduatorie che costringono a rifare le «chiamate». La situazione dei docenti è migliore degli altri anni grazie alle 60 mila cattedre per cui sono stati assunti insegnanti di ruolo, ma ci sono scuole in cui manca ancora più della metà del personale amministrativo e di segreteria. E con le incombenze dei controlli a tappeto sul personale può diventare un problema.

 

 

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