Oggi manifestazioni a Firenze in piazza Santissima Annunziata, a Pistoia, Lucca, Arezzo e Pontedera e in altre 14 città italiane
di Valeria Strambi
« La scuola va riaperta. In sicurezza, ma va riaperta » . Dai genitori agli insegnanti, dagli studenti ai custodi: ci saranno proprio tutti oggi pomeriggio in piazza Santissima Annunziata a Firenze e in altre 18 piazze d’Italia per chiedere a gran voce che gli istituti a settembre siano pronti ad accogliere nuovamente gli alunni.
Un grido di dolore, quello di migliaia di famiglie, partito proprio dalla Toscana e ora diffusosi a macchia d’olio in tutta Italia. La prima a chiedere alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, attraverso un’accorata lettera, di iniziare fin da subito a pensare a delle soluzioni concrete per il rientro sui banchi dei ragazzi, era stata una fiorentina: la mamma e docente universitaria Costanza Margiotta.
« La didattica a distanza non può essere considerata che una soluzione di pura emergenza e non sarebbe accettabile prolungarla oltre l’estate – si legge nella ” Lettera a una professoressa”, sottoscritta a oggi da più di 85 mila persone sulla piattaforma Avaaz.org -. Non solo perché il primo risultato è confermare e approfondire le distanze sociali, economiche e culturali tra i ragazzi e perché viene meno la scuola come luogo materiale di rapporti umani, ma anche per una questione pratica. Quando i genitori riprenderanno a lavorare chi starà a casa coi figli? Non possono risolvere tutto i nonni, che vanno protetti, e il costo di una baby sitter per molti è insostenibile nonostante i voucher».
A più di un mese da quella lettera le risposte non sono ancora arrivate e per questo i genitori di tutta Italia, affiancati dagli insegnanti ma anche dagli alunni più grandi, hanno deciso di mobilitarsi. «Non possiamo aspettare ancora, le soluzioni vanno trovate ora, non c’è più tempo – afferma Margiotta -. Il problema riguarda tutti e il governo non può continuare a voltarsi dall’altra parte posticipando i programmi a non si sa quando. Oggi, con il comitato ” Priorità alla scuola” scenderemo in piazza a Firenze, Pistoia, Pontedera, Arezzo, Lucca, ma anche in altre parti del Paese, da Genova a Trapani, da Milano a Bologna, Roma e Napoli».
L’appuntamento è alle 15.30, con l’obbligo di indossare la mascherina. Davanti all’Istituto degli innocenti sarà affisso lo striscione che cita Antonio Gramsci “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza” mentre dei cerchi disegnati con i gessetti a terra aiuteranno a mantenere le giuste distanze. «Non c’è stata nessuna idea su come intervenire nelle scuole mentre erano chiuse, nessuna proposta su come riaprirle, nessun piano concreto su come ricominciare l’anno scolastico se non soluzioni impraticabili come doppi turni e nuovi cambi di rotta – conclude Margiotta -. Allora noi siamo qui per chiedere al governo più risorse per la scuola pubblica che si traducano in più insegnanti, stabilizzazione dei precari, più personale Ata, più spazi rendendo agibili le strutture esistenti e costruendone di nuove, temporanee e sostenibili».