“Se quello di domenica fosse un voto sul governo, voterei a favore perché non vedo alternative e penso che abbia fatto quello che doveva fare, e non era facile. Ma sul referendum è un’altra storia: il Pd per tre volte ha votato No a questa riforma. Io penso che non si possa fare un taglio dei parlamentari senza una riforma complessiva perchè se si tocca Parlamento, bisogna farlo tenendo conto degli equilibri necessari. Il vero problema è il bicameralismo perfetto. Per questo voterò No”.

Lo ha detto Walter Veltroni, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.

“Voto No come Prodi, Parisi, Cacciari… Su questo tema specifico per fortuna ci sono punti di vista diversi, sennò deciderebbero solo i segretari di partito. Ma non mi piace l’andazzo che sta prendendo il dibattito sulle istituzioni in questo Paese. Sento parlare di preferenze, vedo tornare il proporzionale, ma io sono per il maggioritario”, ha aggiunto l’ex segretario dem.

“Zingaretti non si deve dimettere”, se il Pd perdesse in Toscana. “Secondo me è un buon segretario. Io mi dimisi da segretario non per la Sardegna, ma perché il progetto di Pd che mi stava a cuore non era più realizzabile. L’occasione persa che indebolisce il governo però è la mancata convergenza alle regionali”.


“L’occasione persa che indebolisce il governo è la mancata convergenza alle regionali” ha aggiunto. “Mi auguro poi che vincano i candidati di sinistra nelle regioni e mi dispiace che in alcune regioni non ci siano candidati comuni della coalizione di governo. Mi auguro un accordo programmatico tra Pd e 5 Stelle e che si apra una discussione senza i toni dell’esasperazione della propria identità, che poi diventano un ostacolo. Stare insieme per paura non garantisce al Paese le riforme radicali di cui ha bisogno”.

“Non penso che con questo Parlamento possano esserci alternative di governo a questo. Abbiamo cominciato con Lega-5 Stelle, ora ci sono PD-5 Stelle e finiamo con un altro governo con tutti dentro? Sarebbe un finale felliniano…”.