Vietato fermarsi con la schiacciata.

Firmata l’ordinanza: non si potrà mangiare neanche restando in piedi in via de’ Neri e dintorni. Multe fino a 500 euro
Massimo Vanni
«Forbidden». Vietato. C’è scritto così sulla locandina inglese/ italiano che Palazzo Vecchio ha preparato per le vetrine di via de’ Neri e per quelle di piazza del Grano e via della Ninna. L’ordinanza anti-mangificio è arrivata, dopo una lunga settimana di studi e approfondimenti: «Vietato consumare alimenti soffermandosi e trattenendosi, anche singolarmente, sui marciapiedi e sulle soglie di negozi » , recita il diktat firmato dal sindaco Dario Nardella. Con tanto di sanzioni per i «trasgressori».
« Non è una misura punitiva ma un deterrente. Solo chi ama Firenze merita Firenze » , dice su Facebook Nardella. Chi osa mangiarsi un panino senza rispettare la « legge » di Palazzo Vecchio rischierà però una sanzione da 150 a 500 euro. Anche se poi, si concede, il «trasgressore» potrà conciliare con 167 euro entro 60 giorni dalla « violazione » rilevata dai vigili che da stamani stazioneranno a pranzo e a cena. Perché il divieto, che andrà avanti fino alla Befana, non vale per tutto il giorno ma solo dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 22.
Occhio alla legge dunque. Da oggi è vietato mangiarsi la focaccia a sedere sul marciapiede, come avvenuto fino a ieri. È vietato pure mangiarsela in piedi «soffermandosi». Cioè bloccandosi per strada. Arrestandosi per attaccare a morsi la schiacciata. «Soffermandosi e trattenendosi», c’è scritto nel dispositivo dell’ordinanza. È vietato cioè anche gironzolare e muoversi, se ci si trattiene in via de’ Neri: « Anche singolarmente » si specifica.
Il presidio dei vigili che stazionerà in via de’ Neri è autorizzato ad allontanare coppie e singoli. Che per la quasi totalità sono stranieri. E “rifugiarsi” in piazza del Grano o in via della Ninna servirà a poco. Perché i divieti arrivano fin lì. Solo le vie laterali sono fatte salve. E ad informare gli avventori della focaccia ci penseranno le locandine: «Gli esercenti dovranno esporla ben visibile», avverte il Comune.
Com’è che si è arrivati fin qui? Il successo dell’Antico Vinaio, campione mondiale di recensioni su TripAdvisor, ha cambiato il volto della strada. Con le code dei turisti in attesa e i suoi quattro sporti ormai: «I clienti hanno iniziato a fermarsi invadendo i marciapiedi nonché le soglie dei negozi e abitazioni, dando luogo ad una situazione lesiva del decoro e della vivibilità » , dice il testo dell’ordinanza. Eppoi il fatto di cronaca: « La grave situazione di sottrazione dell’area al libero utilizzo ha determinato forti tensioni che, nei giorni scorsi sono sfociate in una rissa fra soggetti che occupavano il marciapiede ed altri soggetti che ne reclamavano la libera fruizione » . Cioè il titolare del negozio di articoli in pelle.
Nell’ordinanza si ricorda anche che i residenti hanno «ripetutamente richiesto l’intervento della polizia municipale al fine di garantire la vivibilità » . E per questo si è ritenuto di intervenire con un atto apposito, perché il semplice divieto di bivacco contenuto nel Regolamento di polizia, non basta a giustificare l’allontamennto di chi mangia in piedi.
Da oggi si comincia. Con il guanto di velluto. Di fronte ai capannelli focaccia alla mano — le code che si tappano la strada si salvano dai divieti — vigili urbani in uniforme inviteranno i clienti ad allontanarsi. A disperdersi al di fuori di via de’ Neri, piazza del Grano e via della Ninna. E solo di fronte ad un eventuale diniego del cliente, intento a mangiarsi tutto in tre bocconi appena fuori il negozio, mettere mano al blocchetto delle sanzioni.
Ma davvero l’ordinanza sarà applicata, nei modi descritti da Palazzo Vecchio, senza colpo ferire? Il testo firmato dal sindaco ricorda che si può fare ricorso al Tar della Toscana entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza. Come l’hanno presa i commercianti di via de’ Neri? « Accogliamo favorevolmente questa ordinanza, certi che servirà da deterrente per i maleducati e da pungolo per gli esercenti » . I negozi si augurano solo che non verranno fatte multe.
Fonte: La Repubblica, www.repubblica.it/