In Toscana a rischio le 24 ambulanze solo con l’infermiere

michele bocci
A Roma si discute di rendere obbligatoria la presenza anche del medico. Intanto la Regione ha pronta la riforma che taglia i dottori
Una riforma nel cassetto, la prospettiva di andare a uno scontro che non piace a nessuno, i medici che chiedono di togliere le ambulanze infermieristiche. Anche in Toscana in questo momento l’organizzazione del 118 è un rebus.
Intanto va specificato che nella regione dove il volontariato sanitario è fortissimo ( e si occupa di circa il 70% degli interventi di emergenza da solo, con il solo supporto dei professionisti che lavorano nella centrale 118) le ambulanze con l’infermiere sono 24. Su queste si concentra in questo momento uno scontro a livello nazionale. La Fnomceo, cioè la federazione degli Ordini dei medici, chiede che non esistano mezzi di emergenza di questo tipo . «Dovrebbero sempre viaggiare in équipe con il medico » , spiega Roberto Monaco, segretario nazionale di Fnomceo e alla guida dell’Ordine di Siena. In realtà il ministero alla Salute prevede da tempo la possibilità che questi professionisti viaggino da soli. « Di questo stiamo parlando a Roma anche con gli Ordini degli infermieri, di cambiare quella norma » , aggiunge. In Toscana, come in altre regioni, sarebbe un problema.
L’assessorato da tempo ha pronto un piano per ridurre le postazioni mediche e certamente implementare quelle infermieristiche sarebbe un modo per ridurre le polemiche. Intanto le discussioni sulla riforma sono già partite, nell’area livornese dove sono stati prospettati i primi tagli.
Nella nostra Regione i mezzi di emergenza partono da 250 punti. La maggior parte, 135, sono ambulanze di primo soccorso. Ci sono poi quelle medicalizzate, 49, e le automediche, 42, dove il dottore e l’infermiere viaggiano insieme per affrontare i casi valutati dalla centrale dell’emergenza come i più gravi. Infine arrivano le 24 infermieristiche. Il numero totale maggiore di mezzi è nell’area della Asl Toscana Centro ( province di Firenze, Prato e Pistoia): 113. Segue la Sud Est ( Siena, Arezzo e Grosseto) con 74,5 (il decimale è dovuto al fatto che si calcolano i mezzi attivi su 24 ore e ce ne sono alcuni disponibili 12 ore). Infine arriva la Nord Ovest ( Lucca, Pisa, Livorno e Massa-Carrara) con 62,5. Nei dati salta all’occhio come la Asl Sud- Sud est abbia più mezzi della Nord Ovest pur assistendo meno cittadini ( 840mila contro 1,2 milioni). Il soccorso però non ha solo a che fare con il numero degli abitanti ma anche con il territorio nel quale vivono, e nelle province di Grosseto, Siena ed Arezzo ci sono più zone isolate. E però le proteste di questi giorni su una eventuale revisione dei punti medici arrivano proprio da questa area della Toscana, in particolare da Livorno, dove si teme un depauperamento del sistema del 118.