Sassicaia fa 50 la festa è a Lucca.

Simone Dinelli

 

Anche gli amanti del vino hanno avuto il loro Sessantotto, con la rivoluzione del Sassicaia: è quello infatti l’anno in cui ha avuto inizio la prima vendemmia commercializzata di una delle etichette toscane più famose del mondo. E per festeggiare nel migliore dei modi i primi cinquant’anni anni ecco l’edizione numero 17 di «Anteprima Vini della Costa Toscana», in programma sabato e domenica a Lucca. L’evento, organizzato dall’associazione Grandi Cru della Costa Toscana e da Event service Tuscany, ospiterà al Real Collegio oltre 600 etichette e circa 100 viticoltori, legati fra loro dalla provenienza dalle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto. Due giorni che vedranno come «ospite d’onore» il celebre Sassicaia: in programma durante la giornata di sabato una degustazione «verticale» guidata da Daniele Cernilli, fondatore del Gambero Rosso e del sistema di classificazione in «bicchieri» per i vini più interessanti, che vedrà i partecipanti assaggiare cinque storiche annate (una per ogni decennio dal 1968 al 2018) del vino prodotto nella Tenuta San Guido di Bolgheri di proprietà di Nicolò Incisa della Rocchetta, presidente onorario dell’associazione Grandi Cru. Nel 1968 la produzione di Sassicaia non raggiungeva le 10 mila bottiglie; negli anni Settanta arrivano i primi riconoscimenti internazionali, con la rivista Decanter che elegge l’annata 1972 a miglior cabernet del mondo. La famosa annata 1985 è ricordata invece per la valutazione di 100/100 assegnatale dagli esperti Robert Parker e James Suckling: tutti elementi, questi, che hanno contribuito ad accrescere il mito di questa bottiglia. Oltre alle celebrazioni del Sassicaia, «Anteprima Vini» presenta quest’anno la consueta galleria di produzioni della costa: non solo note etichette, ma anche giovani aziende capaci di spaziare dal biologico al biodinamico. Spazio anche alla cosiddetta «altra Toscana», le province dell’entroterra alle quali sarà dedicato un intero salone. Fra i nomi presenti il Chianti delle colline aretine, senesi e fiorentine, i Brunelli di Montalcino e il Nobile di Montepulciano. Come ogni anno infine la manifestazione guarda anche oltre i nostri confini, con una ricca selezione di viticoltori ungheresi. «Siamo felici — dice Ginevra Venerosi Pesciolini, presidente dell’associazione Grandi Cru — che la sede della nostra manifestazione continui ad essere Lucca. La nostra volontà è quella di continuare ad offrire un momento unico ad un pubblico di tecnici e appassionati, fra vini a denominazione e Igt della costa toscana». Per conoscere il programma completo c’è il sito www.anteprimavini.it.

 

Fonte: Corriere fiorentino, corrierefiorentino.corriere.it/