Rossi-Lotti, duello su Facebook (e non solo).

PRATO È scontro aperto tra il ministro Luca Lotti e il governatore Enrico Rossi. È stato il braccio destro di Matteo Renzi a lanciare da Prato — dove ha partecipato all’incontro «Idee per il futuro della Toscana» insieme al sottosegretario Antonello Giacomelli e allo stato maggiore del Pd toscano — un avvertimento a Rossi sulle grandi opere. «È imbarazzante e mi fa ridere che si discuta ancora oggi se realizzare il termovalorizzatore», ha detto il ministro dello Sport, che prima di annunciare che a novembre il Cipe stanzierà 10 milioni per il potenziamento dell’ospedale di Prato era salito sul palco con una battuta: «Non mi voglio candidare governatore eh». Poi la sferzata a Rossi: «Quando parlo di politiche attive e di cose che ci siamo presi come impegni con i cittadini mi riferisco anche all’aeroporto e al termovalorizzatore da costruire nella Piana, che erano nel programma del presidente Rossi e che mi auguro abbiano presto delle risposte concrete perché con questo programma ci siamo presentati agli elettori», ricordando a Rossi che è stato eletto sotto le insegne del Pd. In serata la replica del governatore su Facebook: «Ricordo a Lotti che anche lui è stato eletto con il Pd di Bersani con i cui voti, per dirla come il suo capo, ha trascorso i fantastici mille giorni a Palazzo Chigi». E sotto allo status di Rossi è arrivato il commento-risposta del ministro: «Enrico, confermo: sei stato eletto con i voti e con il programma del Pd (che mi auguro tu realizzi). Quanto a me, io nel Pd ci sono sempre». Il governatore ha ribattuto: «Sarebbe stato molto carino se anche Renzi avesse voluto attuato il programma di Italia bene Comune voluto da Bersani e su cui il Pd aveva ricevuto i voti dei cittadini. Non avremmo avuto il jobs act, la buona scuola, i bonus ecc ecc». Dall’iniziativa del Pd a Prato, a cui hanno partecipato diverse centinaia di persone, sono partiti altri «messaggi» diretti al governatore. «Oggi emerge un’idea: noi abbiamo bisogno di un nuovo patto di governo con il presidente — ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli — A noi interessano i risultati di governo. E su questo aggiungo che qualche intervento di politica industriale riguardi il centro della Toscana e non solo la costa». Ancora più esplicito Stefano Ciuffo, nominato assessore regionale proprio da Rossi: «Dobbiamo dare concretezza alle scelte fatte. Su troppe materie siamo affaticati in impatti procedurali: non può essere il fatto che Rossi sia uscito e andato in un altro partito a bloccare i progetti. Sulle grandi opere», ha detto Ciuoffo. Ieri anche il presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori ha sottolineato la necessità di potenziare Peretola: «Io non accetto più di parlare di non fare la pista parallela dell’aeroporto». I numeri di Toscana Aeroporti, intanto, crescono: + 6% l’aumento del numero di passeggeri rispetto al 2016.

Giorgio Bernardini