Napoli: Porta Capuana fa da scenario all’incontro con il fotoreporter Ivo Saglietti, premio World Press photo nel 1992.Un tour per immagini cadenzato da aneddoti e riferimenti alla storia di tre luoghi: la Chiesa San Giovanni a Carbonara e il Parco Storico di Re Ladislao, l’insula monastica di Santa Caterina a Formiello e, Porta Capuana nel suo articolato (edicola di San Gennaro, fontana del Formello, porta e quartiere dei mercati).
Una giornata con un fotoreporter come Ivo Saglietti può anche concludersi in un’officina di stampe fine art.
Come? Chi sceglie di prendere parte al tour ha la possibilità di portare a casa un originale souvenir: il noto fotoreporter italiano valuterà il migliore scatto di ogni partecipante all’incontro fotografico che vedrà la stampa in formato 20×30.
Il tour fotografico è un’esclusiva pensata per il progetto Food and Art, percorso turistico gastronomico alla scoperta del bello e del buono dell’area di Porta Capuana e spin off del progetto di rigenerazione urbana I Love Porta Capuana.
Food and Art è un progetto autonomo, indipendente e autofinanziato di rigenerazione urbana partecipata e sostenibile, nato allo scopo di creare una rete di sinergie tra gli abitanti, gli imprenditori e gli attori sociali del rione, e valorizzare i monumenti e le tradizioni culinarie ed artigianali che insistono sull’area.
Un luogo, quello sviluppato intorno alla porta, dalla storia millenaria, ricco di capolavori artistici ed architettonici. Un museo diffuso dell’arte, dell’architettura, della cucina e del buon vivere che può rappresentare il vero motore della rinascita di Porta Capuana e che è, invece, tuttora al di fuori dei circuiti turistici.
Passeggiare con un fotoreporter a Porta Capuana si può rivelare il modo più critico e di valore per partecipare alla valorizzazione turistica del quartiere. Un fotoreportage guidato e partecipato è un’opportunità e per il cittadino che ha un grandangolo sul luogo e per il turista che ha la possibilità di osservare l’area a più riprese.
“Passeggiata con l’autore2 può trasformarsi, specie per realtà metropolitane complesse come quella partenopea, in un format utile e versatile per il turismo partecipato e sostenibile dei quartieri e delle aree decentrate e fuori circuito turistico.
Porta Capuana può riacquistare così la sua funzione storica di accesso naturale alla multiculturalità cittadina: più sguardi fotografici in un tour a tappe narrano in maniera spontanea la varietà di un singolo luogo parte di un tutto.