Mps-Unicredit la dote del Mef può superare i tre miliardi

sì il 28 ottobre
sandra riccio
milano
L’aumento di capitale necessario a mandare in porto l’operazione Unicredi-Monte dei Paschi potrebbe superare i 3 miliardi di euro. Secondo l’agenzia internazionale Bloomberg, il ministero del Tesoro (che controlla l’istituto con il 64%) e la banca guidata da Andrea Orcel stanno limando gli ultimi dettagli e il via libera alle nozze potrebbe essere annunciato il 28 ottobre, assieme ai conti dell’ultimo trimestre.
Le risorse pubbliche servirebbero non tanto per coprire la nuova operazione di «derisking » da circa 8 miliardi, in quanto Amco dovrebbe rilevare ampia parte dei crediti a un prezzo vicino al «valore di libro», facendo emergere un fabbisogno inferiore al miliardo di euro. Piuttosto l’obiettivo sarebbe mettere in sicurezza il rischio legale. Mps è infatti alle prese con cause legali del valore di 6,4 miliardi di euro circa. In attesa, in piazza Gae Aulenti si stringe sui conti. Gli analisti vedono per il terzo trimestre di Unicredit un utile netto di 838 milioni di euro mentre per l’intero 2021 la stima si alza a 2,85 miliardi. L’indicazione deriva dal consensus dei 23 broker che coprono il titolo, pubblicato sul sito dell’istituto in vista dei conti che – come detto – verranno diffusi il prossimo 28 ottobre. Per l’ultima parte dell’anno, presumibilmente entro novembre, è previsto anche il nuovo piano strategico di Unicredit. Tornando al terzo trimestre i ricavi sono stimati a 4,25 miliardi (17,5 miliardi l’intero anno). Il margine d’interesse a 2,2 miliardi. La media del prezzo obiettivo è di 12,71 euro. Il titolo è attualmente in area 11,6 euro.
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