L’autore dell’immagine ispiratrice.

«Ma quale cartolina? Quella foto l’ho inventata io»

Edoardo Lusena

 

Un giallo che si è aperto sul web e che potrebbe chiudersi proprio grazie alla Rete. Sì perché seguendo il filo di quella foto così impressionantemente identica al soggetto del Cencio dipinto per il Palio straordinario dall’artista Gian Marco Montesano si parte da Siena e si arriva fino a Minsk, in Bielorussia.

È qui infatti che vive e lavora Yuri Iluhin, fotografo specializzato in still life, tecnicamente nature morte, principalmente attivo sul fronte del cibo per scopi pubblicitari. È lui, con lo pseudonimo appunto di «FoodandPhoto» ad aver caricato le sue immagini su alcuni siti di stock fotografici, dei portali in cui a prezzi bassi si possono consultare e acquistare migliaia di immagini senza dover spendere cifre esose per i diritti. Ed è proprio lui, l’autore dello scatto, raggiunto con qualche colpo di clic attraverso il web a rivelare che no, quell’immagine non nasce da una cartolina d’epoca come sostenuto da Montesano, ma è una posa originale ideata dallo stesso Iluhin con modelli in carne e ossa.

«È uno scatto — racconta, una volta rintracciato via web — dei tanti che ho fatto per un servizio realizzato anni fa qui in Bielorussia, ma non c’è stata nessuna cartolina d’epoca a ispirarmi: quella posa, come tutte le altre del servizio, l’ho pensata io sul set».

Tutt’altro che arrabbiato per il supposto plagio, Iluhin sembra piuttosto divertito: «Davvero? — risponde sorpreso — Quella mia fotografia ha ispirato l’artista del Drappellone per il Palio di Siena? No, Non ne sapevo nulla».

Non sorprende che il fotografo non sapesse nulla del destino capitato a quella sua immagine: i siti di stock difficilmente danno agli autori delle immagini in vendita un resoconto dettagliato di chi abbia effettivamente usato i loro scatti. Ma quale è la storia dietro a quell’immagine? «Il servizio risale a qualche anno fa — continua il fotografo bielorusso — mi sembra che fosse il 2014. Ho scattato le foto per uno studio cinematografico qui a Minsk. Il soggetto era effettivamente un soldato tedesco. Non si trattava di immagini legate a un film in particolare ma di un servizio realizzato per quegli studios».

Niente vecchie cartoline riemerse da chissà quale scatola di cimeli polverosi o da riviste specializzate. Dietro il Drappellone per il Palio straordinario di straordinario ci sarebbe ben poco: una foto da un archivio da «un tanto al chilo».

Martedì 16 Ottobre 2018-Corriere Fiorentino.https://corrierefiorentino.corriere.it/