“La speranza di Osho? Gentiloni premier a vita”.

 

L’INTERVISTA. FEDERICO PALMAROLI, 630 MILA FAN SU FB CON LE FRASI DEL GURU: “IO A PALAZZO CHIGI, MA SONO DI DESTRA”
ROMA. «Quando ho messo piede a palazzo Chigi mi sono detto: ma quanno te ricapita? A Filippo Sensi, che ogni tanto mi manda delle foto, ho fatto questo auspicio: spero che Gentiloni rimanga premier a vita».
Federico Palmaroli, impiegato romano di 44 anni, è il padre de “Le più belle frasi di Osho”, il fenomeno social del momento, con i suoi 630 mila fans su Facebook, che ora è anche un minishow itinerante. Il suo piatto forte sono i meme su Gentiloni, raffigurato come un potente guardingo e felpato, che al cospetto della Merkel se ne esce con un memorabile: “Pe comincià volemo fa ‘n po’ de antipastini misti?”».
Cosa le piace di lui?
«È di vecchia scuola, ma allo stesso tempo fa di tutto per dissimularlo: l’esatto contrario di Renzi, che invece ci tiene a far vedere che lui è il bullo».
Lei tempo fa è stato ricevuto a palazzo Chigi, ma uno che fa satira non dovrebbe stare lontano dal Palazzo?
«Ma io non sono cambiato dopo quell’incontro. La satira non deve essere per forza cattiva o volgare. Gentiloni quando l’ho conosciuto è stato abbastanza vicino all’idea che mi ero fatto di lui. Una brava persona.Era in imbarazzo, diceva: facciamo una foto, magari davanti alla bandiera? Poi Sensi mi ha presentato Maria Elena Boschi».
Com’è andata?
«Mi ha stretto la mano e rivolta a Sensi ha detto con sarcasmo: “Ora a lui gli facciamo scrivere i discorsi?”».
Perché non le piace Renzi?
«Si intuisce che è espressione di un mondo, che con una frase fatta possiamo definire dei poteri forti. Ma peggio ancora non sopporto certi renziani tipo Alessia Morani, che su Twitter usa il martello per attaccare, soprattutto i Cinque Stelle».
Ecco, perché lei non li prende quasi mai di mira?
«Non hanno corteccia politica, sono anonimi». Di Battista e Di Maio anonimi? «Sì, ma non hanno ancora addosso la muffa di Montecitorio».
Lei li vota?
«Non mi sento rappresentato, l’anno scorso ho votato la Raggi e non mi pento».
Trova Roma cambiata?
«In apparenza no, ma sono sicuro che dal punto di vista della moralità mi posso finalmente fidare».
Il caso Marra come lo chiama?
«Quello è figlio del difetto di competenza: ti affidi a quelli più esperti, che spesso sono anche scaltri».
Per chi votava in passato?
«Il Msi, poi la destra sociale, mai Berlusconi. Però ora il Cavaliere è diventato il nonno che dirime le controversie».
Chi altro le piace a destra?
«La Meloni. È simpatica e preparata».
Perché dal santone Osho è passato alla satira politica?
«È stata un’evoluzione naturale, stando molto su Twitter. Osho parla una lingua romanesca, cinematografica, comprensibile a tutti, piace credo perchè è perfettamente trasversale. Se c’è un tema che m’intriga mi metto la maschera da sub e m’immergo fino a quando non ho trovato la frase giusta».
fonte: La Repubblica, http://www.repubblica.it

#