Il ritorno a Londra e altre leggende Adesso basta: è l’ora degli Stones.

LUCCA Il grande giorno è arrivato: a 5 mesi e mezzo dall’annuncio del concerto che chiuderà la ventesima edizione del Summer Festival, questa sera alle 21 i Rolling Stones si esibiranno nell’area dell’ex campo Balilla sotto gli spalti delle Mura: mai nella storia della città il suo monumento simbolo aveva ospitato una esibizione musicale. Attesi 56 mila spettatori, 55 mila sotto gli spalti, gli altri mille negli sky box sopra, riservati a sponsor autorità e vip: si è parlato di nomi illustri della politica e del jet set internazionale, dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro Dario Franceschini, il primo ministro britannico Theresa May e le star di Hollywood, Tom Cruise e George Clooney.

Per tutta la giornata di ieri si sono rincorse le voci più disparate sulla band capitanata da Mick Jagger, annunciata a Lucca sin dalla mattina per un sopralluogo nella zona del concerto, poi attesa per il pomeriggio e infine «rimandata» a oggi. Mimmo D’Alessandro ha spiegato che il gruppo ha effettuato una breve visita nella serata di giovedì (dopo l’atterraggio a Pisa), ma nessuno l’ha visto. Un componente dello staff degli Stones, a microfoni spenti, ha addirittura affermato che la band — dopo una brevissima sosta negli hotel fiorentini Four Seasons e St. Regis — sarebbe ripartita alla volta dell’Inghilterra per far ritorno in Toscana direttamente per il concerto. Bluff o verità? Il mistero resta, ma quello che è certo è chegli Stones alle 21 (i cancelli aprono alle 13) infiammerà un pubblico di fans proveniente da tutto il mondo, che già ieri ha iniziato la pacifica invasione di Lucca: c’è Erik —fedelissimo — arrivato dalla Danimarca con biglietto acquistato lo scorso maggio che dice: «Seguo il gruppo da anni e non ero mai stato in Toscana. Lucca è bellissima, uno scenario stupendo per un concerto». Due coppie sono arrivate da Milano, non hanno il tagliando, ma non se ne fanno un cruccio: «Se riusciamo a trovarlo a prezzi ragionevoli bene — dicono — sennò resteremo fuori e ci saremo fatti comunque un bel giro da queste parti».

In città il clima è quello della grande attesa: il bar Pacini, in piazza Napoleone, affigge ogni giorno in vetrina, dallo scorso maggio, un cartello diverso a scandire il countdown : ieri, finalmente, troneggiava in bella evidenza la scritta «meno 1». Nella vicina via Beccheria, la pasticceria Pinelli ha realizzato torte e muffin con la «linguaccia» a base di gianduia e glassa, andati letteralmente a ruba. Alle 18 di ieri è scattata la chiusura del tratto di circonvallazione che collega il solitamente trafficatissimo viale Europa con viale Carducci, regalando uno scenario e un silenzio davvero inusuali per la viabilità cittadina. Oggi scuole chiuse e attesa per il grande «assalto» alla città: l’uscita per chi arriva dall’autostrada è quella di Lucca Ovest, con possibilità di parcheggiare seguendo gli speciali cartelli predisposti dal Comune. Tredici i treni speciali in arrivo, dieci quelli che ripartiranno dopo la conclusione del concerto. E che festa sia.

Simone Dinelli