il Piano industriale del Monte

di Pierluigi Piccini

Proviamo a prendere il succo dell’articolo apparso qualche giorno fa nel Sole 24 ore sul Monte dei Paschi. Articolo che non ha avuto grande fortuna, perché non è stato ripreso dalla stampa e non ha creato approfondimenti. Sebbene qualcosa di importante ci dica. La prima dal momento dell’approvazione del nuovo piano il Ministero, lo Stato avrà dai diciotto mesi ai ventiquattro per uscire dal Monte. Che l’aumento di capitale sarà di 3,5 miliardi un miliardo in più rispetto a quanto ipotizzato. Un miliardo che con molta probabilità, certezza, andrà a finanziare il personale in esubero. Un esubero che dovrebbe superare le quattromila unità. Operazione che sarà gestita dal Fondo di solidarietà su base volontaria e con un arco di tempo lungo sette anni. Un Fondo che al momento non è finanziato e per questo il miliardo in più, la situazione attuale è stata determinata anche dalla recente problematica legata al Covid. Queste a mio avviso sono le uniche notizie interessanti che in qualche modo dovevano filtrare. Il resto ha molto dell’aleatorio, come incentrare il tutto sulle attività al consumo. Tralascio la questione Axa, il Monte non può fare differentemente, pena un esborso economico rilevantissimo. Consumo: Widiba, in quanti anni? Il resto la Banca ha già fatto una esperienza in questo senso e non è andata benissimo. Questo settore richiede investimenti massicci in tecnologia e tempi lunghissimi per la redditività, con margini ristretti. Fra l’altro il mercato è già presidiato con soggetti finanziari che hanno una grande esperienza alle spalle. Quindi per il momento parliamo d’altro.