Gelo privato

 

Il Governo ha firmato il protocollo di intesa per la Terra dei fuochi, ma il leader della Lega ha disertato la conferenza stampa. Il Viminale nega le polemiche: “E’ al Quirinale dove c’è il ricevimento in onore dell’Emiro del Qatar”. “Dal tavolo degli oratori, intanto, una mano pietosa – scrive Tommaso Ciriaco – fa sparire il segnaposto “Matteo Salvini”. Il gelo privato tra vicepremier diventa titolo di coda della serata. E forse, allargando lo sguardo, anche dell’intera stagione gialloverde”.La questione rifiuti infiamma, insomma, i rapporti tra Lega e 5 Stelle.
Del modello Treviso – differenziata e tariffe basse: un‘eccellenza nata proprio dal no (anche leghista) all’inceneritore – ci parla Enrico Ferro: “Bisogna tornare ai primi anni del 2000, alla giunta della Provincia di Treviso guidata da Luca Zaia (oggi governatore del Veneto). Fu proprio la Lega trevigiana, con sinistra e ambientalisti, a dire no ai due impianti che Unindustria voleva collocare sul territorio”.
La rassegna si chiude con un viaggio nella Questione settentrionale, dove il governo gialloverde non piace agli imprenditori. “Le riunioni associative di industriali e artigiani – scrive Roberto Rho – vibrano di preoccupazione e indignazione, i toni dei leader confindustriali – più quelli territoriali dei nazionali – si alzano, la spinta di chi, dopo la piazza Sì Tav di Torino, vorrebbe manifestazioni analoghe a Milano, a Brescia, a Vicenza, a Padova cresce ogni giorno di più”.