Firenze: Cene all’aperto ecco il piano per i ristoranti

Più spazio per i tavolini e la possibilità di pedonalizzare intere strade su richiesta di più esercenti, in centro e in periferia
di Alessandro Di Maria
Il piano straordinario per la concessione gratuita di spazi all’aperto di tavolini e sedie al di fuori dei locali è stato approvato in Giunta e porta con sé due novità rilevanti: non riguarda solo il centro storico, ma tutta la città. E poi in via eccezionale potranno far parte del progetto anche negozi e artigiani quando sarà approvato un piano speciale di pedonalizzazione di una intera via negli orari serali (non potrà quindi farne richiesta il singolo artigiano o commerciante). « Lo avevamo promesso e lo stiamo facendo in tempi veramente da record – spiega il sindaco Dario Nardella, che ieri sera ha incontrato la ministra della Famiglia Elena Bonetti – vogliamo con questo piano dare la possibilità di lavorare meglio, e in sicurezza, alle nostre attività così duramente colpite dalla crisi. È un piano ambizioso che crea le condizioni affinché non solo nel centro, ma in ogni zona della città, nelle periferie e nei rioni storici, si torni a vivere sempre con attenzione alla sicurezza sanitaria». Soprattutto vuole essere anche un modo per permettere la ripresa economica a quegli esercizi che in questo periodo hanno avuto grande difficoltà. Palazzo Vecchio ha così definito i criteri con cui l’utilizzo straordinario e temporaneo di suolo pubblico può essere attivato, con durata dal 1° giugno al 30 settembre. « Questa è una misura straordinaria che mettiamo in campo per favorire la ripresa delle attività – aggiunge l’assessore allo Sviluppo economico Federico Gianassi – perché grazie all’utilizzo di spazi all’aperto si recupera parte della capienza persa all’interno con le prescrizioni sul distanziamento e si garantisce maggiore sicurezza. Vale non solo per il centro, ma per tutti i quartieri ».
Potrà essere richiesto da ristoranti, bar, tipiche attività di somministrazione e anche quelle equiparabili ( come pasticcerie, gelaterie, cioccolaterie), oltre appunto al possibile progetto di negozi del commercio e dell’artigianato. Se l’attività non ha già una concessione e si tratta quindi di nuova occupazione, l’area può essere estesa al massimo fino a 12 metri. O comunque per un massimo di 2 stalli. Se invece una attività ha già una concessione, rimanendo assicurata la condizione minima dei 12 metri lineari o dei 2 stalli di sosta, fuori dal centro storico lo spazio può aumentare del 50%, dentro lo spazio può aumentare del 25%. Inoltre sarà possibile la presentazione di un progetto da parte di più attività, ossia il progetto Unitario; poi progetti speciali con i quali l’esercente che non ha alcuna possibilità di ottenere suolo pubblico di fronte al proprio negozio può richiedere l’utilizzo di un’area o di uno stallo di sosta o di un’area verde entro i 50 metri; infine potranno essere richiesti da più attività insieme progetti di pedonalizzazione temporanea di un’area pubblica, da concretizzare in orario serale ( fino a mezzanotte) e negli ultimi giorni della settimana. Come potrebbero fare le strade dei centri commerciali naturali, sono una cinquantina, e non solo. Il classico esempio è via Gioberti che in passato ha organizzato la notte bianca. Ora il piano passerà al vaglio del Consiglio comunale, dopodiché sarà approvato anche il disciplinare applicativo con tutti i dettagli. Intanto sono stati 1.850 i controlli, relativi a persone e attività o esercizi commerciali, con 5 sanzioni e una denuncia per altri reati, svolti nel primo giorno di aperture.
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