Firenze: Svolta per le mense scolastiche. Nel bando qualità e filiera corta

Cambiati i parametri per l’assegnazione: per la prima volta nessuna corsa al ribasso

Ivana Zuliani

 

Le mense scolastiche fiorentine puntano sulla qualità. In attesa di avviare la gestione diretta da parte del Comune del servizio refezione entro la fine dell’anno scolastico 2022/23 (le cui modalità sono ancora da definire) Palazzo Vecchio ha pubblicato il bando di gara «ponte» per l’appalto, da gennaio, dei 15 centri cottura comunali, che servono 172 refettori e forniscono 20mila pasti al giorno. Il prezzo del pasto sarà fisso, a 4,90 euro, quindi non ci potrà essere nessun ribasso economico e i criteri per l’aggiudicazione dell’appalto saranno concentrati tutti sulla qualità: filiera corta, limitazione degli sprechi, campagne informative, attenzione nella preparazione, nel trasporto e nello sporzionamento dei piatti.

Tra le novità del bando (le domande entro il 29 ottobre) ci sono anche la richiesta di un progetto di riassorbimento del personale da parte delle aziende (in assenza del quale è prevista l’esclusione), l’aumento del numero di addetti allo sporzionamento dei cibi, una migliore organizzazione per mantenere la temperatura dei cibi, l’aumento delle sanzione per le inadempienze (la più frequente è il ritardo nella consegna dei pasti), che variano da 500 a 2500 euro al giorno, la presenza di bacheche informative nei refettori. Alcune delle novità introdotte sono state suggerite dalle commissioni mensa delle scuole negli incontri fatti con il Comune.

«Si tratta di un bando di gara sperimentale — ha detto l’assessore all’Educazione Sara Funaro —. Da quest’anno, secondi in Italia solo a Roma, abbiamo deciso di puntare tutto sulla qualità, alla quale si affianca la valorizzazione della filiera corta».

La tariffa per le famiglie «non aumenterà. Il prezzo varia solo per il Comune: come amministrazione comunale abbiamo messo più risorse per far sì che le famiglie non subiscano nessun rincaro».

Con questo nuovo bando per la prima volta non è prevista la presentazione di nessun ribasso economico da parte delle aziende partecipanti: la selezione avviene esclusivamente sulla qualità delle offerte presentate (mentre fino ad oggi sui 100 punti totali a disposizione una parte, 20 punti, era riservata all’offerta economica).

Nel frattempo è cambiato anche il menu, frutto di un bilanciamento tra valutazione delle commissioni mensa, questionari di gradimento da parte di genitori alunni e insegnanti, indicazione dell’Asl. In mensa gli alunni quest’anno trovano piatti più vari: crocchette di pesce o di legumi, minestra di legumi, sformato di ricotta, uova strapazzate, meno pasta al pomodoro e carne. Rimane il pollo arrosto uno dei piatti che più piacciono ai bambini (che, a sorpresa, preferiscono i secondi al primo) e la pizza.

Per verificare la qualità della refezione scolastica anche in quest’anno scolastico appena cominciato, come nello scorso, sono previsti i controlli esterni.

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