Centri commerciali e market Siena, il via libera fa discutere

Previsti 5 megastore e in centro supermercati con servizi di somministrazione

Aldo Tani

Siena

Cemento e ancora cemento. Nei prossimi cinque anni sarà l’edificazione una delle caratteristiche peculiari di Siena. A stabilirlo è il nuovo piano operativo, adottato ieri dal Consiglio comunale, che determinerà gli indirizzi urbanistici per lo meno fino al 2024. Alla città una pianificazione del genere mancava dal 2011 e averla messa nero su bianco per l’amministrazione equivale a una medaglia da mettere in mostra.

«È un lavoro immenso — afferma l’assessore all’Urbanistica, Francesco Michelotti — Interveniamo su più fronti, offrendo uno strumento per dare ristoro sia al centro storico che all’area urbana e migliorando i servizi per i cittadini». Il prezzo da pagare è nelle nuove costruzioni che la comunità senese vedrà sorgere da nord a sud. Non tanto quelle relative all’edilizia residenziale (+396 nuovi alloggi), dove la parola d’ordine è «riuso», quando quelle che rientrano tra le categorie funzionali (circa 100 mila i metri quadrati previsti), come i centri commerciali. Di spazi di questo tipo ne sarebbero previsti cinque, dei quali due in Massetana e uno a Siena nord. Anche il centro potrebbe ospitare queste strutture medie di vendita (fino a 1.500 metri quadrati), dato che il piano apre alla possibilità di destinare i livelli superiori dei palazzi a una destinazione non solo abitativa. «Il nostro obiettivo è incentivare il terziario», assicura Michelotti.

Il passaggio a una destinazione d’uso non esclusivamente residenziale riguarderà anche l’area rurale, che potrà vedere così fiorire attività di vario tipo. Tra le novità, la costruzione di un magazzino per le attrezzature comunali in Cerchiaia, un complesso sportivo a Siena Nord, dove sarebbe previsto anche un piazzale per ospitare i concerti, e la nuova Facoltà di medicina presso l’ospedale. Una parte è riservata anche alle Contrade, che per le attività istituzionali avranno la possibilità di ampliare la superficie edificata del 50%, a patto che per tre quarti sia interrata o semi-interrata.

Le misure previste dal piano hanno suscitato polemiche. E se da parte dell’ex sindaco Pierluigi Piccini era atteso, «ci hanno presentato uno schema che non è al passo con i tempi», non si può dire altrettanto del passo di lato di alcuni esponenti maggioranza. Tre consiglieri, due dei quali due della lista che sostiene il sindaco De Mossi, non hanno votato il documento. «Ho preferito non partecipare, perché non sono informato — ha attaccato Carlo Marsiglietti di “Voltiamo Pagina” — E non lo sono, perché da tempo sono stato messo ai margini». Archiviata quella urbanistica, è la pianificazione politica che chiama.

 

Corriere Fiorentino corrierefiorentino.corriere.it

 

 

Sul Piano Operativo in adozione al Consiglio comunale del 19 maggio 2020 – Pierluigi Piccini Blog