Espulsioni, dimissioni e fuggi fuggi in Toscana Lega nella tempesta dopo la sconfitta alle Regionali

A Figline Valdarno due consiglieri comunali si dimettono per passare al gruppo misto. A Collesalvetti è caos per le espulsioni decise dal commissario provinciale. E la tempesta è in corso anche a Firenze: trenta iscritti si sono riuniti in gran segreto nei giorni scorsi con l’intenzione di mollare la tessera, il deputato Guglielmo Picchi nelle chat interne chiede le dimissioni del segretario provinciale Alessandro Scipioni dopo il risultato disastroso alle regionali e in Palazzo Vecchio le spaccature dentro il gruppo sono ormai plateali. L’ultima riunione prima del voto si è conclusa tra insulti e urla, con il consigliere Andrea Asciuti sempre più deciso a sfidare Federico Bussolin per il ruolo di capogruppo: « Ma come fai a farlo se hai esaltato Francisco Franco sui social!» ha attaccato Bussolin, mentre Asciuti contrattaccava sugli scadenti risultati scolastici di Bussolin. « Casi singoli, conseguenze delle normali tensioni tra candidati o di incomprensioni personali. Non sono questioni politiche» prova a gettare acqua sul fuoco il commissario regionale della Lega Daniele Belotti. Ma è quasi un’illusione quella del deputato bergamasco, che in tanti danno in uscita dalla Toscana tra qualche settimana: le chat degli iscritti esplodono, gli eletti invocano un cambio di passo. E anche tra i parlamentari c’è tensione: «Sta scoppiando una rivolta». L’assemblea regionale del prossimo 8 ottobre, a cui è attesa anche la candidata governatrice sconfitta Susanna Ceccardi, si annuncia non infuocata: di più.
Proprio vero che piove sempre sul bagnato. E del resto difficilmente perdere 237 mila voti rispetto alle Europee di un anno fa e finire surclassati dal Pd in 5 province tra cui Firenze poteva non generare conseguenze drammatiche per un partito come la Lega toscana, cresciuta a dismisura in questi anni sull’onda dell’ascesa di Salvini e ora di colpo ridimensionata. Che farà Ceccardi? Nei giorni scorsi alla prima riunione degli iscritti del centrodestra ( tra i 14 ieri è entrato ufficialmente Diego Petrucci, sindaco di FdI dell’Abetone, scalzando Alessandro Capecchi di Pistoia) l’ex sindaca di Cascina non ha chiarito fino in fondo la sua scelta ma al 90% non si dimetterà dall’Europarlamento. Forse però potrebbe partecipare alla prima seduta del nuovo Consiglio regionale a metà ottobre. E i leghisti si aspettano pure che sia lei a mettere mani all’assetto del gruppo del Carroccio in Regione, staff e organizzazione. « Ma il tema è che occorrerà decidere non chi assumere in Consiglio ma che rotta prendere, come rilanciarci, su cosa battagliare, come radicarci » incalzano tanti dirigenti leghisti. Intanto i maldipancia fioccano ed è iniziato il fuggi fuggi. Clamoroso il caso di Figline Valdarno, dove due giorni fa hanno annunciato le dimissioni i consiglieri Arcamone e Pittori: quest’ultimo, un avvocato, ha denunciato il fatto che Elisa Tozzi, neo eletta in Regione e compagna di Scipioni, un anno fa ha boicottato la sua candidatura in Comune a Figline. A qualcuno nella Lega in questi giorni è venuta in mente la pazza idea di chiedere al senatore Manuel Vescovi, commissario prima dell’era Ceccardi, di riprendere in mano il partito. Lui l’ha sempre detto: « Se c’è un congresso mi candido » . Ma con l’aria che tira non è che sia così scontato un congresso. — e.f.
Firenze – la Repubblicafirenze.repubblica.it