Calcio Storico senza pubblico. Il rifiuto dei Bianchi e dei Rossi

Unica data l’11 settembre. I due Colori: no anche al corteo, senza gente non ha senso

Jacopo Storni

 

Il Calcio Storico si spacca. Dopo l’annullamento del torneo dell’anno scorso, quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di far disputare regolarmente le gare, rimandandole però a settembre e con svolgimento a porte chiuse. Due Colori però (Bianchi e Rossi) hanno deciso di non scendere in campo, principalmente a causa della mancanza di pubblico e per problemi economici post pandemia che avrebbero colpito alcuni calcianti. Pertanto il torneo si giocherà alla presenza dei soli Azzurri e Verdi, che si affronteranno in una partita secca, valida per il titolo ufficiale, il prossimo 11 settembre. Ma Bianchi e Rossi non parteciperanno neppure al Corteo pre partita: «Senza pubblico e senza spalti, la rievocazione non è quella della tradizione» spiega il presidente dei Rossi Massimo Arcidiacono. E il presidente dei Bianchi Marco Baldesi aggiunge: «Niente corteo, per noi il calcio in costume è condivisione e partecipazione».

Un gran rifiuto, quindi, che Michele Pierguidi, presidente della manifestazione, accetta suo malgrado: «Santa Croce e San Giovanni sono i quartieri che hanno accettato di giocare il torneo 2021. Bianchi e Rossi hanno fatto scelte diverse, comprensibili e legate ai problemi causati dalla pandemia. Ma noi vogliamo dare un segnale di ripartenza. Vogliamo giocare e vogliamo offrire ai fiorentini il consueto, bellissimo, spettacolo del Calcio. Sarà la prima rievocazione storica a ripartire dopo il periodo di pandemia. È lo stesso segnale che dettero i fiorentini giocando nel 1530 quando la città, sotto l’assedio da parte delle truppe di Carlo V, giocò ugualmente il suo calcio». E l’immagine del Calcio Storico 2021 sarà ispirata proprio alla tradizione rinascimentale: «Vogliamo ricreare la piazza del 1530 — ha affermato Pierguidi — A causa del Covid non saranno montate le tribune in piazza, ma gli spettatori saranno i 550 personaggi storici del Corteo Storico».

Le ragione del frofait sono state spiegate da Rossi e Bianchi in una lettera congiunta. «Si è trattato di una decisione difficile determinata principalmente da due fattori: i calcianti e la comunità in senso lato che sostiene i Colori». Poi la lettera entra nel merito. «Questo lunghissimo periodo di emergenza sanitaria ha creato numerose situazioni di disagio sociale ed economico, anche tra i nostri calcianti. Alcuni hanno sofferto per lutti in famiglia, altri si sono trovati nell’incertezza lavorativa, andando a perdere quella serenità e quell’entusiasmo che fanno grande il torneo». Ma non c’è soltanto questo: «Abbiamo ascoltato coloro che più di ogni altro ci sono vicini: i nostri quartieri e gli associati. Ancora una volta è chiaramente emerso il desiderio di poter prendere parte dal vivo al torneo. È vero che a settembre le limitazioni saranno meno stringenti, ma i numeri ci dicono che rimarrebbe comunque escluso circa il 90 per cento degli spettatori». E infine: «La voglia di tornare a giocare c’è, ma aspettare il 2022 vorrebbe dire tornare a farlo in serenità».

La partita dell’11 settembre sarà comunque visibile a tutti: «È stato fatto un bando internazionale per aggiudicare i diritti per la trasmissione televisiva in tutto il mondo — conclude Pierguidi — e a giorni partirà anche il bando per la trasmissione della partita in tv sul territorio della Toscana, dove sarà visibile in chiaro e in diretta». Saranno infine garantite tutte le procedure anticovid per i calcianti e i personaggi storici del Corteo.

 

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