Comune nel caos. È questo il nuovo che volevano i Senesi?

Oggi possiamo annoverare un altro record: l’assessore con la permanenza in carica più breve della storia, che dopo dieci ore è stata costretta (da chi o da cosa?) alle dimissioni. Ci domandiamo se la Lega – partito al governo nazionale e cittadino di cui l’ormai ex assessore Nicoletta Cardin è detta far parte – prima di scegliere i membri della Giunta in propria rappresentanza per città non di secondo piano ma fondamentali come Siena, provveda almeno a parlarne al proprio interno, prima di arrivare alle ridicolezze di ieri, che nulla ci importerebbero se a rimetterci non fosse la città stessa.

Sono, ormai, settimane che ne sentiamo e vediamo di tutti i colori. Non è un bel vedere, per la città e per la lista più votata, Per Siena, che ha cercato di fornire una proposta alternativa al sistema che per 20 anni ci ha governato – con gli effetti negativi che tutti conosciamo – e che al ballottaggio, non avendo ricevuto nessun’altra disponibilità per la partecipazione al governo della città, ha cercato di salvare il salvabile. Non ci siamo riusciti per un soffio, e da qui ripartiamo.

Non saremo sempre contro a prescindere e valuteremo con responsabile senso civico tutte le proposte di questa nuova guida cittadina, pronti ad appoggiare le scelte positive che riterremo valide e condivisibili.

Ma oggi dobbiamfotografare una giunta inadeguata per la città. Registriamo, tra l’altro e con rammarico, l’assenza di assessori alla cultura ed alle attività economiche. L’inganno del falso rinnovamento sbandierato fino a poche settimane fa si sta già svelando, e non possiamo che solidarizzare con coloro che, all’interno dello schieramento di maggioranza, si stanno accorgendo che la strada che il neo-sindaco e la sua squadra – che di Senese ha ben poco e, per i criteri di scelta niente di nuovo – hanno intrapreso è carente e inconsistente.

Volendo solo il bene di questa comunità ci appelliamo a quei consiglieri di maggioranza che tengono davvero a Siena, tralasciando le differenze di parte, perché provino a correggere la rotta presa dalla giunta, oppure, ove non ve ne fosse la possibilità, a scegliere coraggiosamente di costruire un fronte di responsabilità alternativo a questbizzarra e non chiara coalizione di amministrazione comunale.