60 volte chigiana la diversità messa in musica

Francesco Ermini Polacci

 

L’ Accademia Chigiana riparte con le attività in presenza e offre un cartellone del suo «International Festival & Summer Academy» (5 luglio–1° settembre, Siena) che impagina 60 appuntamenti. Con un evento centrale di grande richiamo: il ritorno dopo tanti anni a Siena, in Piazza del Campo, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, diretta da Antonio Pappano; un programma che vede anche il celebre Concerto per violino di Cajkovskij, solista il rinomato virtuoso Ilya Gringolts, docente chigiano.

È un cartellone che, va sottolineato, combina finalità formative e produttive in un progetto unico: facendo suonare gli allievi dei corsi, i più rinomati loro maestri, gruppi strumentali appositamente creati, per proposte musicali in esclusiva. Un caso unico in Italia. La nuova programmazione presenta percorsi meglio definiti rispetto a quelle precedenti e raccoglie le manifestazioni sotto un titolo preciso: Diverso. «La diversità intesa in senso culturale e sociale, che si traduce in suoni, interpreti e autori provenienti dagli ambiti artistici, dalle epoche e dalle latitudini più differenti», spiega il direttore artistico Nicola Sani. Ci sarà così la possibilità di ascoltare autori extraeuropei, come il compositore ghanese Fred Onovwersuoke, che nelle sue Nuove avventure di Babar rivisita la nota fiaba musicale di Poulenc; mentre un tema attinente, quello dell’inclusione/esclusione sociale, sarà al centro dell’azione scenica Non è come noi di Alessandro Solbiati, tratta da Cervantes, diretta e interpretata da Mathilde Barthélémy. Dal tema conduttore del Festival si diramano così una serie di interessanti percorsi. A dominare è anzitutto un focus su Steve Reich, padre storico del minimalismo, rappresentato dall’esecuzione di 22 suoi brani, fra i quali Radio Rewrite , ispirato da canzoni del gruppo rock Radiohead; un omaggio reso già nel concerto inaugurale, con la prima italiana di Music for ensemble and orchestra, con l’Ort diretta da Daniele Rustioni. Ad esso si intrecciano una serie di concerti dedicati alla musica d’oggi (con fitta e rivelatrice presenza di compositrici: come Julia Wolfe, Elizabeth Maconchy, Lucy Railton), e il cui emblema si trova nell’appuntamento nato dalla collaborazione con F.A.C.E. (Festival Alliance of Contemporary), network dei festival europei di musica contemporanea del quale la Chigiana, unica realtà in Italia, è entrata a far parte. In una serata incentrata sulla musica elettronica di Reich, ci sarà un tempestivo omaggio a Franco Battiato, scomparso in questi giorni, e ricordato con L’Egitto prima delle sabbie ; lo eseguirà al pianoforte Oscar Pizzo. Tanta contemporaneità, ma da quest’anno prende spazio anche la musica barocca, grazie a un importante accordo con il Mozarteum di Salisburgo: masterclasses ma anche concerti, con figure di spicco come Andreas Scholl, Marcello Gatti, Vittorio Ghielmi Alfredo Bernardini. Nel cartellone figurano anche pregevoli incursioni nel mondo jazz, la realizzazione di un’opera (L’occasione fa il ladro di Rossini) con gli allievi dei corsi di Daniele Gatti e William Matteuzzi, e, naturalmente, gli appuntamenti con le «leggende» chigiane, come Lilya Zilberstein.

 

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