Via lo scudo, ma il condono si allarga.

 

Il governo giallo-verde trova un’intesa armata, prova a ricomporre le fratture sul decreto fiscale dopo una settimana vissuta pericolosamente, culminata con il downgrade di Moody’s sui conti pubblici. Il risultato del consiglio dei ministri straordinario di sabato è che nel decreto non saranno inclusi lo scudo sui capitali esteri e la non punibilità penale. Ma il condono viene in realtà allargato. La riunione del governo ha però anche acceso un dibattito sul deficit, alla luce della bocciatura europea, delle agenzie di rating, e della corsa dello spread. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha provato a chiedere una revisione del deficit, ma Di Maio ha respinto la proposta, poco prima di andare a parlare ai militanti riuniti al Circo Massimo, rivendicando di “tenere fede ai valori” del Movimento nonostante gli imbarazzi, condono in primis. Altra piazza, decisamente altra folla a Londra, dove oltre cinquecentomila inglesi hanno chiesto di poter votare a un nuovo referendum per scacciare l’incubo Brexit. Tra di loro c’era anche lo scrittore Ian McEwan, che chiede: “Ripensateci”.