Ucraina, Draghi: “La priorità è il cessate il fuoco”. E lancia la revisione dei trattati dell’Ue

Il presidente del Consiglio torna a chiedere il tetto europeo ai prezzi del gas importato dalla Russia: “Ogni giorno inviamo a Putin somme con cui finanziare la sua campagna militare”

ROMA – “Dobbiamo sostenere l’Ucraina, il suo governo e il suo popolo, come il Presidente Zelensky ha chiesto e continua a chiedere di fare. In una guerra di aggressione non può esistere alcuna equivalenza tra chi invade e chi resiste“. Così il premier Mario Draghi, nel discorso alla plenaria del Parlamento europeo.

“Se dagli eventi tragici di questi anni sapremo trarre la forza di fare un passo avanti. Se sapremo immaginare un funzionamento più efficiente delle istituzioni europee che permetta di trovare soluzioni tempestive ai problemi dei cittadini, allora potremo consegnare loro un’Europa in cui potranno riconoscersi con orgoglio”, dice Draghi.

L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia ha rimesso in discussione la più grande conquista dell’Unione Europea: la pace nel nostro continente. Una pace basata sul rispetto dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica; sull’utilizzo della diplomazia come mezzo di risoluzione delle controversie tra Stati; sul rispetto dei diritti umani, oltraggiati a Mariupol, a Bucha, e in tutti i luoghi in cui si è scatenata la violenza dell’esercito russo nei confronti di civili inermi. Vogliamo che l’Ucraina resti un Paese libero, democratico, sovrano”.

Draghi sottolinea: “Proteggere l’Ucraina vuol dire proteggere noi stessi e il progetto di sicurezza e democrazia che abbiamo costruito insieme negli ultimi settant’anni”.

 

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