L’ex assessore Ceccarelli e Furfaro nella corsa per sostituire Padoan alla Camera
Giorgio Bernardini
I nomi dell’ex assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e dell’uomo-macchina della segreteria nazionale Pd Marco Furfaro si fanno strada nella corsa per la candidatura del centrosinistra nel collegio di Siena (e parte dell’Aretino) per sostituire alla Camera il dimissionario Pier Carlo Padoan, destinato ai vertici di Unicredit. Sull’ex presidente della Toscana Enrico Rossi, che pareva in pole position, ci sarebbe il veto di Italia Viva e le perplessità del suo successore Eugenio Giani. Il centrosinistra è dunque a caccia di una candidatura toscana, del Pd zingarettiano, gradita agli alleati. Una missione dai tempi stretti: il decreto Ristori Quater, infatti, prevede che le elezioni suppletive per i collegi vacanti si svolgano entro il 30 marzo. Così si è accesa la partita nel centrosinistra. Dalle segreterie del Partito democratico di Siena e di Arezzo è partito l’invito, all’indirizzo di Nicola Zingaretti, a esprimere un candidato del territorio. Invito raccolto dalla segretaria Simona Bonafè, che ha già fatto sapere a Roma che gradirebbe che il designato fosse un toscano almeno di nascita, se non di nomina. Rossi sembrava il candidato giusto, forte della nomina a commissario Pd per l’Umbria, ma Italia Viva ha alzato una barricata e ha fatto sapere che, se la scelta ricadesse sull’ex governatore, sarebbe pronta a correre da sola schierando Stefano Scaramelli, senese, attuale vicepresidente del consiglio regionale, il più votato di Iv nel collegio senese. Nel Pd tuttavia sono preoccupati anche per i malumori del presidente della Regione Giani che avrebbe espresso dubbi sulla candidatura di Rossi, la cui elezione secondo alcuni potrebbe generare un dualismo nella rappresentanza della Toscana. Nelle scorse ore il Tirreno aveva ipotizzato che Luca Lotti volesse far cadere la scelta del Partito democratico su una figura civica, la figlia dell’ex capo comunicazione di Mps David Rossi, Carolina Orlandi. Ma sia il parlamentare che la madre della ragazza ieri hanno smentito seccamente la possibilità.
Il fuoco della scelta si sposta dunque su altre due figure con l’identikit indicato: Ceccarelli, forte delle 14 mila preferenze raccolte ad Arezzo a settembre, può giocare le sue carte; così come Marco Furfaro, romano di adozione ma nato ad Agliana (Pistoia), che nonostante l’età (40) è stato messo a gestire partite importanti nella segreteria nazionale dei Democratici.
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