Pramac, premio di risultato fino a 3.800 euro Il business va, battuti i giganti dell’economia

di Maurizio Bologni
Il premio di risultato 2020 concesso a ciascun dipendente è di 2.725 euro a testa, ma in alcuni dipartimenti dell’azienda raggiunge la cifra di 3.800 euro: è tra i premi di risultato più alti in assoluto, e relativo all’anno orribile della pandemia, quello staccato a favore di ciascuno dei propri dipendenti dal gruppo Pramac, tra i leader nella produzione di generatori elettrogeni e nei macchinari per la movimentazione logistica, con oltre 1.000 dipendenti e 16 filiali nel mondo, ma con un forte legame con il territorio toscano: qui è nato e mantiene il suo quartier generale, a Casole d’Elsa in provincia di Siena, e toscano è il suo ceo, Paolo Campinoti, esponente della famiglia che ha fondato ed ha a lungo posseduto l’azienda, oggi partecipata in minoranza e a controllo proprietario di capitale estero.
Il premio di risultato staccato da Pramac primeggia per valore non solo a livello nazionale. Secondo il quinto rapporto dell’Osservatorio contrattazione di secondo livello della Cisl, infatti, il valore medio dei premi integrativi è pari a 1.534 euro e il premio erogato da Pramac supera di molto i premi erogati da altre aziende leader nei propri settori a livello nazionale come Ferrero ( fino a 2.200 euro), Luxottica ( fino a 2.700 euro), Fiat- Stellantis ( media di 1.370 euro), Nestlé ( media di 2.500 euro), Unicredit ( media di 860 euro) e Amazon (fino a 300 euro). «Questo sforzo economico – spiega il gruppo Pramac – vuole riconoscere il parziale raggiungimento degli obiettivi aziendali e soprattutto l’impegno costante dei propri dipendenti, che hanno garantito la continuità produttiva, mai interrotta nei mesi di pandemia, con solo tre contagi in azienda per tutto il periodo grazie alla scrupolosa attuazione dei protocolli di sicurezza. Il premio – prosegue l’azienda legato ad indicatori volti ad abbattere l’assenteismo, alle prestazioni dei singoli team o dei reparti produttivi e al fatturato medio rispetto alle prestazioni aziendali degli ultimi cinque anni, sarà proporzionato sulla base di specifiche fasce di anzianità aziendale, come previsto dall’accordo integrativo aziendale».
Nel 2020 il gruppo Pramac ha ottenuto un fatturato consolidato pari a 225 milioni di euro, di cui 69,5 milioni prodotti nel sito di Casole d’Elsa, quest’ultimo in lieve flessione del 5,3% rispetto all’anno passato. Oltre l’ 80% della produzione è stata esportata in 83 paesi nel mondo. Il gruppo ha realizzato nuovi investimenti per 2.6 milioni di euro sia in industria 4.0 sia nei generatori a gas.
Proprio in questo segmento di mercato, l’azienda sta ampliando da alcuni anni la sua offerta di prodotto, con l’introduzione di generatori a gas (metano e gpl), che ha visto un forte incremento della domanda connesso sia alla centralità assunta dalla sostenibilità e sia al cambiamento degli stili di vita, ma anche alla detrazione fiscale del 50% assegnata all’installazione di gruppi elettrogeni a gas. I dati dei primi quattro mesi del 2021 registrano un fatturato prodotto nel sito di Casole in forte incremento rispetto all’anno scorso di oltre il 30%, nonostante le enormi difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e l’impennata dei costi della logistica, entrambi in forte rincaro fino a livelli record. « Nonostante questi venti contrari – conclude l’azienda – le prospettive per quest’anno rimangono comunque positive ed è prevedibile che il premio per il 2021 raggiunga valori record superiori al premio del 2020».
k Paolo Campinoti È il ceo di Pramac che ha il proprio quartier generale a Casole d’Elsa in provincia di Siena.
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