Speciale voto: chi vince, chi perde.

 

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Chi vince e chi perde. Ve lo ricordate lo slogan dell’Italicum, la legge elettorale nata e morta senza mai essere operativa? “La sera delle elezioni, sapremo con certezza chi ha vinto e chi ha perso”. Il paradosso è che anche questa volta, con un’altra legge elettorale, sappiamo chi ha vinto e chi ha perso. Ha vinto il Movimento 5 Stelle, andato ben oltre il 30 per cento; ha vinto la Lega, primo partito della coalizione di centrodestra. Ha perso il Partito democratico, sceso al suo minimo storico, al di sotto delle peggiori previsioni.

 

Ma chi governa? Ecco, rispetto all’Italicum, che una maggioranza di governo l’avrebbe garantita grazie al ballottaggio, oggi l’Italia è alle prese con il rebus della governabilità. I 5 Stelle, primo partito, avrebbero bisogno di alleanze per ottenere la maggioranza dei seggi in entrambe le camere. Il centrodestra, prima coalizione, è quello che più si avvicina alla maggioranza assoluta ma senza arrivarci. Il centrosinistra fa da spettatore.

 

Il ruolo del Quirinale. Ora toccherà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella decidere come muoversi nel tentativo di dare all’Italia una maggioranza parlamentare e un governo. Potrebbe dare l’incarico esplorativo a Luigi Di Maio, in quanto candidato premier del partito che ha preso più voti; oppure a Matteo Salvini, leader del partito che ha preso più voti nella coalizione vincente. E se nessuno dei due riuscirà a trovare la quadra?