Siena, il lamento dei blogger «traditi» dal cambiamento.

Prima sponsor di De Mossi, poi tanti delusi. «Ora più vita e meno politica»

David Allegranti

 

siena Hanno invocato per anni una sorta di «governo del cambiamento» in versione senese, puntualmente arrivato con le amministrative del giugno scorso e la vittoria del centrodestra a guida Lega. Insieme all’ambito premio, però, alcuni blogger di Siena hanno ricevuto in dono anche parecchia delusione, causata dalla nuova giunta guidata dall’(ex?) amico Luigi De Mossi, compagno di scorribande contro il «groviglio armonioso». Non tutti: Raffaele Ascheri, cliente dell’avvocato De Mossi, è stato premiato con la presidenza della Biblioteca degli Intronati dal sindaco De Mossi. Ha preso il posto di Roberto Barzanti, ex sindaco e editorialista del Corriere Fiorentino , in scadenza di mandato ma certo non in sintonia col nuovo corso.

Orbene il sindaco — che non perde occasione di ricordare che lui è un principe del foro, mica un passacarte di partito — da settimane viene criticato da entrambe le parti. Non piace alla Lega perché non è abbastanza leghista (Susanna Ceccardi docet) e non piace ad altri perché invece lo considerano troppo vicino al partito di Salvini. Un paradosso? La verità, come spesso accade, starà probabilmente nel mezzo. Carlo Regina, al secolo Bastardo senza Gloria (uno dei personaggi di Siena Brucia ), ha scritto un post su Facebook per ammettere l’errore con il solito stile giacobino e colorito. «Mi rendo conto di aver combattuto tanti anni invano, la situazione politica della mia città ripropone personaggi e sponsor dietro le quinte (ma nemmeno tanto) a dir poco imbarazzanti. Ne prendo atto. Per usare un eufemismo mi sento un coglione ad aver creduto a certe parole. Ora però pagina la volto io, meno social da politica, più vita, più amici, più risate, più cose buone. Mi sto disintossicando, sarà dura, ma già sto parecchio meglio e il sentirsi libero di mandare a fare in culo certi personaggi, come ho fatto, contribuisce notevolmente a questa mia evoluzione». Seguono molti ringraziamenti e tante scuse: «Grazie della vostra pazienza, mi scuso di nuovo con quelli, moltissimi, che in buona fede avevo convinto a votare in un certo modo e che ora giustamente mi rinfacciano certe cose. Prendo atto della mia sconfitta personale, perché più che sul piano politico, alla fine, dove mi sento più affranto è su quello personale, per non aver capito tutto fin dall’inizio. Il fidarsi inganna. Buona giornata a tutti».

Regina non è l’unico a essere rimasto fregato dal nuovo corso, il cui tasso di cambiamento non è evidentemente considerato sufficiente. Anche Federico Muzzi, Il Santo di Siena, ammette che una stagione è finita. «Caro Carlo sai che siamo sulla stessa barca. Riconoscere le sconfitte è segno di maturità. Noi abbiamo fatto il nostro, abbiamo la coscienza pulita». I blogger hanno fatto politica attiva per anni, intervenendo sui social — con non pochi veleni — ma adesso è arrivato il momento di fare un passo indietro. «A quella signora che oggi mi ha urlato dietro perché non gli piace il nuovo sindaco: se ha qualcosa da dire al De Mossi, lo trova in Piazza del Campo, 1. Io sono in pensione, ormai campo di rendita… Saluti». Anche i blogger, alla fine, son rimasti bruciati.

 

Giovedì 4 Ottobre 2018-Corriere Fiorentino. https://corrierefiorentino.corriere.it/