Siena cancella il Palio di luglio. Ma spera in quello di agosto

Niente slittamento come ipotizzato dal sindaco perché il regolamento non lo consente

Aldo Tani

 

siena Il tufo in piazza del Campo il 2 luglio non ci sarà. Siena, per il secondo anno consecutivo, dice addio al Palio di Provenzano. Lo fa con il cuore in mano, ma nella consapevolezza che se Palio deve essere, solo la corsa non può bastare.

In queste condizioni sanitarie i rituali palieschi non possono infatti materializzarsi. Ne è consapevole la città e anche i consiglieri comunali che hanno votato la delibera emendata e proposta dal sindaco Luigi De Mossi.

Purtroppo nel dire no al Palio, la politica cittadina ha trovato ancora una volta il modo di dividersi. Maggioranza e opposizione tre giorni fa, con un serie di emendamenti, avevano inchiodato il sindaco a non portare avanti l’idea di sospensione a tempo indeterminato della stagione paliesca, in attesa dell’evolversi dell’emergenza sanitaria. Il primo cittadino, dopo un confronto con il questore Costantino Capuano e il prefetto Maria Forte, e in conseguenza a un incontro delle varie forze politiche, ha cambiato le carte in tavola, scegliendo di annullare il Palio di luglio e lasciare inalterata la data del 16 per quello di agosto. A fronte della retromarcia del sindaco, il Pd ha scelto comunque di uscire dell’aula al momento del voto, mentre la lista «Per Siena» ha deciso di non ritirare l’emendamento. Tra i motivi di frizione, la mancata presenza della maggioranza all’incontro programmato in mattinata per discutere della vicenda. Terminata la votazione, con i consensi di una parte della minoranza, la questione «Palio» non è conclusa. La delibera tiene infatti aperta una porta per agosto. In teoria sarebbe contemplato anche un rinvio, ma in quel caso andrebbe modificato il regolamento paliesco, perché non è previsto.

Va da sé che (tenuto conto del decreto di emergenza nazionale in vigore fino al prossimo 31 luglio) resterebbero due settimane per organizzare quello di mezzo agosto. Senza dimenticare che l’estrazione delle Contrade andrebbe fatta circa un mese prima. «Teniamo la finestra aperta per non privarci di questa opportunità — dice il sindaco Luigi De Mossi —, ma è da intendersi solo con una situazione pandemica sotto controllo e nelle modalità consone alla nostra festa». Ci sarebbe una terza via: un Palio straordinario in autunno. Ma è la più tortuosa: serve infatti il via libera di almeno 10 contrade, più una motivazione palese per effettuarlo. Fin dall’inizio della seconda ondata pandemica, è sempre stata sulla bocca dei senesi. Nel 2018 il sindaco non si è fatto problemi a organizzarne uno in pieno ottobre dopo 18 anni di attesa. Questa volta la situazione appare assai differente, ma con i contagi in discesa, il tufo non appare un sogno così irrealizzabile. A patto che la Festa resti la stessa.

 

https://corrierefiorentino.corriere.it