Il termine per le offerte è il 16 dicembre, sarà venduto intero e non a pezzi. Una superficie di 3.200 metri quadri
Siena, 17 novembre 2021 – Non se ne conosce ancora il ’valore minimo congruo’, quanto cioè potrà valere, ma l’asta per la vendita del palazzo delle Papesse è partita. La Banca d’Italia ha pubblicato l’atteso avviso di vendita per l’edificio che ospitò la sua sede senese, poi l’omonimo Centro di arte contemporanea, di recente la mostra dedicata a Dalì dopo essere rimasto chiuso per anni.
Nessuna base d’asta, come detto: la valutazione sarà compiuta solo dopo la presentazione delle offerte in busta chiusa, entro il 16 dicembre, e ovviamente prima dell’apertura delle stesse, il 25 gennaio del prossimo anno. La superficie dell’immobile è di circa 3.200 metri quadri su quattro piani dell’imponente palazzo rinascimentale che si affaccia su via di Città e che culmina nella spettacolare altana, da cui si può godere di uno degli scorci senesi più suggestivi. Da ora si apre , per i potenziali acquirenti, la possibilità di visitare l’edificio prima di presentare la propria offerta, che dovrà essere accompagnata da un assegno da centomila euro come deposito cauzionale. Già dieci anni fa Bankitalia aveva inserito il palazzo della Papesse nel proprio piano alienazioni, ma adesso siamo arrivati anche all’avviso di vendita per uno spazio prezioso, a destinazione museale-servizi. Chi avrà la capacità di sostenere un’offerta sicuramente rilevante per un bene di così elevato valore storico? Si era ipotizzato in passato anche una trasformazione in struttura ricettiva di alto livello, ma qui entrano in gioco anche le compatibilità con gli strumenti urbanistici e quindi il dialogo con amministrazione comunale e Soprintendenza.
Un rebus, per ora, così come resta un’incognita il futuro dell’ultima sede della Banca in via Stufasecca. L’ipotesi di un trasferimento del comando provinciale dei Carabinieri, che in passato era stata approfondita, è tramontata.
Ma anche quella struttura avrebbe bisogno di trovare una destinazione. Le caratteristiche sono completamente diverse dalle Papesse, ma sempre di un immobile nel centro storico si tratta. Anche su questo Bankitalia dovrà aprire un ragionamento sul futuro, tanto più che la sede del poliambulatorio Asl in prospettiva è destinata a essere lasciata libera con il procedere del progetto sulla sede della Provincia mai nata in viale Sardegna. Per tutta l’area si prospetta quindi una possibile totale rigenerazione.