La classifica del «Sole 24 Ore» sul benessere: al secondo posto Bolzano, Milano è dodicesima
Alessandra Testa
BOLOGNA Bologna è sul gradino più alto del podio per la qualità della vita. A certificare il primato italiano alla città, godereccia ma estremamente resiliente, è la 31esima indagine sul benessere dei territori del Sole 24 Ore .
La fotografia, che analizza 90 indicatori di cui 60 aggiornati al 2020, piazza la città delle Due Torri al primo posto per ricchezza e consumi, al secondo per ambiente e servizi e per reddito disponibile, al terzo per cultura e tempo libero e al quarto per affari e lavoro. Due i nei: il 105esimo posto in giustizia e sicurezza (la colpa è dei tanti furti che caratterizzano ogni grande città metropolitana) e il 60esimo per la demografia che stenta da anni a decollare, le nuove nascite sono «garantite» soprattutto dai cittadini di origine straniera.
La classifica premia la maggioranza delle province dell’Emilia-Romagna, cinque città su nove si incontrano tra le prime 20: Parma è ottava, Forlì-Cesena 14esima, Modena 15esima e Reggio Emilia 17esima. In vetta con Bologna ci sono Bolzano, seconda, e Trento. Milano arretra al dodicesimo posto. «La nostra terra si dimostra unita — esulta il governatore Stefano Bonaccini — e capace di resistere». «Questo riconoscimento è la conferma che abbiamo lavorato molto bene, garantendo la coesione sociale, partecipando ai progetti e attrezzandoci spesso in anticipo rispetto ad altre città italiane», gli fa eco il sindaco Virginio Merola.
A ricondurre in un unico filo rosso l’exploit di Bologna è Lucio Poma, responsabile scientifico dell’area «industria e innovazione» di Nomisma. «Bologna ha una manifattura fortissima e intelligente. Ciò la rende ricca, dinamica e innovativa. Essere traino nell’alimentare, nel farmaceutico e nel packaging, settori essenziali, ci ha salvato: cresciamo e abbiamo già agguantato quel rimbalzo tanto atteso verso la ripresa».
Bologna è al secondo posto anche per i nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni e all’undicesimo posto per depositi bancari. «Qua c’è molta ricchezza» chiude Poma. Ma c’è anche altro. Lo riassume con una metafora il cantante Andrea Mingardi: «Il tortellino è stato fatto a immagine e somiglianza della donna più bella del mondo e il ripieno è di cultura, musica, solidarietà, creatività e buon senso. Un piede in un passato meraviglioso, un altro nel futuro. È come se ci stessimo esibendo in un’acrobazia di resistenza».