Rassegna Stampa

Israele e Libano, teatro ieri di una giornata di guerra che è di apertura su molte testate internazionali

Israel, Hezbollah exchange fire at Lebanon border – Al Jazeera

 

 

 

L’impressione è che tutto si sia “risolto nella giornata di ieri”, lo riporta anche @ynetnews, quotidiano più letto in Israele

IDF tells Israel-Lebanon border communities alert over – Yedioth Ahronoth

 

Però guardando invece la stampa libanese c’è l’impressione che non sia ancora “superata”, le testate libanesi @LOrientLeJour e @DailyStarLeb aprono con lo scontro
Le Hezbollah détruit un “véhicule militaire” près d’une caserne israélienne, Israël riposte – L’Orient Le Jour

 

La stampa israeliana invece già commenta il “dopo scontro”

Nasrallah is happy in Beirut while Bibi is happy in Jerusalem – Yedioth Ahronoth

 

Ci spostiamo su @haaretzcom

Israel, Hezbollah Find Way Out of Escalation, but a Critical Dilemma Remains – Haaretz

 

Prima di lasciare la zona di conflitto, segnaliamo un articolo archeologico molto interessante

Israeli Archaeologists May Have Found Emmaus, Where Jesus Appeared After Crucifixion – Haaretz

Ci spostiamo verso l’Arabia Saudita con i bombardamenti in Yemen da parte della coalizione saudita

Houthis: Saudi-led coalition bombs Yemen prison, kills dozens – Al Jazeera

Siamo andati a controllare la stampa saudita che però dedica poche righe all’argomento

Arab coalition hit legitimate military targets in Yemen’s Dhamar says spokesman – Arab News

Il quotidiano @arabnews però si occupa di altro e troviamo un articolo, come ormai ci capita quasi da un anno, su una “bella storia” riguardante le insegnanti donne nel paese a supporto dell’ “apertura” promossa da MBS

Women teach young boys for the first time in Saudi public schools – Arab News

 

 

Ci spostiamo in Papua Occidentale con le proteste che continuano e che hanno portato all’omicidio di uno studente da parte delle milizie

West Papua students ‘shot by militias’ as video of soldiers firing on crowds emerges – The Guardian

E poi ci muoviamo verso altre proteste andando a Hong Kong dopo le dure repressioni del fine settimana

Hong Kong protests: class boycott hits schools on first day of term – South China Morning Post

La questione Hong Kong bussa anche alle porte del Regno Unito – che lo ha governato per 99 anni – con la richiesta a Londra di “aprire le porte”

Hong Kong protests: calls grow to give citizens right to live and work in UK – The Guardian

A Londra però si parla soprattutto d’altro dopo l’iniziativa di Boris Johnson che ha raccolto critiche nel suo stesso partito e il nuovo premier sta pensando di sospendere i “parlamentari ribelli”

Brexit: ‘Get ready’ advertising campaign launches – BBC

 

 

Ancora in Europa però a questo punto passiamo in Germania dove era atteso un exploit del partito di estrema destra AfD: il buon risultato c’è stato, il partito ha triplicato i voti ma rimane ancora il secondo partito

„Wir haben es geschafft“ – FAZ

 

Anche il servizio pubblico tedesco @dwnews naturalmente sull’argomento

Opinion: Germany is fighting for its identity – DW

E prima di chiudere un breve cenno alla situazione in Argentina dove il governo cerca di correre ai ripari imponendo le restrizioni al cambio di dollari, cavallo di battaglia del presidente Macri al momento della sua elezione quando le tolse

Cuatro claves para entender los controles de cambio que instauro el Banco Central – Cronista Comercial