Palazzo Vecchio, sconto sull’Imu a chi abbassa l’affitto ai negozi
Giù l’imposta ai proprietari che riducono i canoni di almeno il 30% per 6 mesi
Mauro Bonciani
I segnali di ripresa ci sono, ma sono timidi. E sullo sfondo c’è il timore di possibili nuove chiusure a causa della pandemia. Così Palazzo Vecchio, dopo aver varato martedì il taglio della Cosap da marzo a dicembre per gli ambulanti non alimentari ma anche per i taxi e gli alberghi — incasserà 7 milioni in meno — e aver ridotto la tassa sulle insegne pubblicitarie, ieri ha reso noto che sarà ridotta l’Imu a chi ha abbassato gli affitti ai negozi ed attività di ristorazione o bar.
Arriva quindi la riduzione sull’Imu 2020 per i proprietari di immobili commerciali che applicheranno uno sconto sull’affitto del 30% per almeno 6 mesi sui canoni del 2020. La delibera varata in giunta, che deve essere approvata dal Consiglio comunale, prevede la riduzione dell’imposta municipale dall’1,06% allo 0,76% ai proprietari di immobili commerciali che faranno lo sconto di almeno il 30% per almeno 6 mesi consecutivi sull’affitto. La modifica del contratto di locazione, spiega Palazzo Vecchio, deve essere attivata e registrata nel 2020. «La riduzione sull’Imu è stata decisa per incentivare i proprietari ad abbassare gli affitti alle attività economiche in difficoltà. Sappiamo che a Firenze molti affitti sono alti e spesso sono diventati un costo insostenibile per artigiani ed esercenti — spiega l’assessore al bilancio, Federico Gianassi — ci siamo mossi da tempo sul fronte degli affitti non abitativa, con anche il protocollo con Prefettura, Camera di Commercio, associazioni dei proprietari e dei categoria, ed avevamo annunciato incentivi per chi abbassava gli affitti. Ora, grazie al fatto che l’equilibrio di bilancio è in pratica raggiunto, ecco il taglio dell’Imu di circa il 30%». Difficile quantificare quanti potranno usufruirne, ma il mancato incasso per il Comune potrebbe essere tra 3 e 5 milioni di euro, su un totale di gettito dell’imu di 145 milioni. «Con il bilancio che non versa più nelle condizioni drammatiche che si erano profilate nella prima metà dell’anno, grazie alle risorse che arrivano dallo Stato — aggiunge Gianassi — abbiamo varato sconti e tagli delle tasse, per sostenere l’economia ed il commercio in questa fase difficile. Lo abbiamo fatto con più interventi, gli ultimi quelli su Cosap ed Imu».
Per adesso i contratti di affitto commerciali tagliati dai proprietari sono solo qualche decina e alla Camera di Commercio spiegano perché. «Ci aspettavamo di più, ma c’è stata la pausa estiva ed è vero che c’è tempo fino a fine anno — dice il segretario generale dell’ente, Giuseppe Salvini — E soprattutto il 75% dei casi arrivati in camera di conciliazione si sono risolti positivamente ed i tempi brevi con riduzioni anche importanti degli affitti, dal 20 al 50%: questo è un bel segnale».