Segnali a Italia Viva Letta chiama il “console” di Renzi

Segnali a Italia Viva Letta chiama il “console” di Renzi
di Ernesto Ferrara
Non è uno “stai sereno”, ma poco ci manca. « Se fossi Enrico Letta a Siena chiamerei Scaramelli » , ammonisce da qualche giorno Matteo Renzi. E il segretario del Pd, che dopo lunga riflessione ha accettato di candidarsi alle suppletive della Camera nel collegio di Siena e oggi è atteso a Montalcino per il debutto della campagna, quella telefonata al capo senese di Italia Viva Stefano Scaramelli l’ha pure già fatta. « Interlocutoria » dice solo ” Scara”, il consigliere regionale renzianissimo a dispetto di quel ” Che” tatuato sul braccio. Niente accordo ancora. « Ci dobbiamo risentire. Se si vuole consolidare un rapporto tra Pd e Italia Viva bene. Sennò noi aabbiamo la nostra candidata, bravissima, la docente Paola Piomboni», avverte Scaramelli ricordando il 7% di un anno fa. Addirittura c’è chi sostiene che i renziani se saltasse tutto potrebbero sostenere il candidato leghista, l’imprenditore del vino Tommaso Marrocchesi Marzi. Ma i guai di Letta non finiscono mica qui. Perchè poi ci sono i 5Stelle: il Pd senese è per dialogarci, anche se da queste parti non hanno mai fatto il boom. E anche i grillini ci stanno. Ma ad una condizione: « Non vogliamo un percorso di opportunità ma di sostanza politica. E le politiche di Italia Viva non ci piacciono, non sarebbero compatibili con noi » , avverte il deputato M5S senese Luca Migliorino.
Che groviglio. «Massima attenzione alle amministrative ma anche io ho deciso di concorrere, proverò a strappare il collegio Toscana 12 » conferma Letta. Ma le grandi questioni nazionali si mescolano alle beghe locali. Il Ddl Zan, la Rai. Ma soprattutto le alleanze in Toscana: a Grosseto il Pd corre coi 5 Stelle senza Iv, lo stesso a Montevarchi. Addirittura a Sesto Fiorentino Pd con Sinistra Italiana e renziani fuori. «Con chi vuole stare il Pd? Sempre riformisti o altre derive?» incalza Scaramelli. Probabile che Iv voglia trattare: « Vi sosteniamo anche Letta, ma voi che ci date nei Comuni? » è il senso. «Io spero che Iv ci dia una mano, noi proveremo a coinvolgerli. Che fanno, corrono da soli per fare un favore alla destra? » , si chiede il segretario Pd senese Andrea Valenti. «Se lo fanno li dobbiamo buttare fuori dalla giunta regionale » minacciano gli ex zingarettiani del Pd toscano, che da mesi vorrebbero si aprisse ai 5 Stelle. Cosa che convince Valenti: « Più si amplia il fronte meglio è » . Il problema è che se ci sta Iv esce M5S. E forse viceversa. Gran rebus per Letta. Non il solo della corsa toscana del segretario, su cui incombono la guerriglia interna nel Pd senese, l’eterno rebus Monte dei Paschi ora a rischio spezzatino, i problemi delle infrastrutture e del turismo. Stasera a Montalcino, patria del Brunello, in 100 a tavola col leader Pd. Ci saranno anche il governatore Giani e la segretaria Bonafè. « Letta ha deciso di passare l’estate nel collegio » , riferiscono i collaboratori dell’ex premier. «Vogliono farlo perdere stesso nel Pd» soffiano perfidamente da Iv, intenzionati a trattare anche su altro oltre ai Comuni: per eleggere il presidente della Repubblica nel 2022 partiranno 3 toscani dal Consiglio regionale, loro ne vogliono uno.
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