Piccini: “un gesto di dignità”

Daspo al Palio

Il capogruppo FdI: chiedo scusa, ma niente dimissioni

Gi.Ma

 

SIENA Si scusa ma non si dimette. Maurizio Forzoni, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, che il 16 agosto, durante il Palio, ha lanciato una bottiglietta di plastica in pista e per questo è stato sanzionato con 500 euro di multa e la richiesta di Daspo, inoltrata dal sindaco al questore, non sembra aver alcuna intenzione di fare un passo indietro. Perché, afferma, «Quel comportamento è stato umano e contradaiolo e non politico e istituzionale». «Non volevo danneggiare il Palio, né la corsa, né tantomeno nessuna Contrada — afferma aggiungendo di aver lanciato la bottiglia come gesto di rabbia quando ha visto cadere il fantino della sua Selva (che poi peraltro ha vinto il Palio, col cavallo scosso Remorex) — Resta un gesto sbagliato ma non mi dimetto perché non è stato un atto politico, ma un atto istintivo da contradaiolo». Non sembra pensarla allo stesso modo la sua Contrada, che ieri ha preso le distanze con una nota ufficiale, in cui si legge che «appreso del gesto sconsiderato compiuto da un proprio contradaiolo, la Selva si dissocia e si riserva di adottare provvedimenti nei suoi confronti».

Intanto la richiesta di dimissioni si leva ad alta voce in città, in primis dalle opposizioni. Il Pd parla di un comportamento che «non si addice a un consigliere comunale, che ricopre anche il ruolo di capogruppo, presidente di commissione, nonché membro della commissione per la revisione del regolamento del Palio ed allo stesso tempo consigliere provinciale, nominato punto di riferimento per i rapporti con la città di Siena».

Mentre «Per Siena» il movimento dell’ex sindaco Pierluigi Piccini, chiede a Forzoni un «gesto di dignità», ricordando anche che «Se fosse stato sui palchi per conto della sua Contrada avrebbe creato gravi ripercussioni anche a essa».

Il regolamento del Palio, infatti, prevede la responsabilità oggettiva della Contrada.

 

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