Per le famiglie e le imprese utilizzare il Microcredito

COMUNICATO STAMPA 26.04.20

Cosa fa il Comune per famiglie e imprese?

Una proposta: utilizzare il Microcredito

SIENA – La sensazione che si riceve a sentire le conferenze quotidiane di De Mossi è che si facciano continui appelli con un l’occhio attento più alle casse comunali, che a trovare soluzioni concrete ai bisogni delle famiglie e degli operatori economici. Tutto ciò mentre centinaia di persone sono alle prese con  problemi seri, di vita: pagare l’affitto di casa, di un negozio o di un ristorante, veder rinnovato un contratto, far fronte a spese improvvise. Insomma: il rispetto della propria dignità. Situazioni che possono facilmente tradursi in un tracollo economico e in una disoccupazione allarmante. Lucca, ad esempio, Comune toscano analogo a Siena per caratteristiche del centro storico a vocazione turistica, ha messo in campo una manovra straordinaria da 12 milioni di euro che prevede l’azzeramento del suolo pubblico per gli ambulanti e i pubblici esercizi e tutte le altre attività produttive, l’azzeramento dei ticket per i bus turistici, l’abbattimento della tassa dei rifiuti, l’azzeramento della imposta di soggiorno, e un fondo da 600 mila euro per il sostegno all’affitto per immobili commerciali e artigianali. Non diciamo che sia tutto oro colato e che le disponibilità economiche possano essere le stesse tra un Comune e un altro, tuttavia sono tanti gli enti locali che si stanno muovendo in maniera decisa a sostegno della comunità che amministrano. A Siena non ci sono decisioni di questo tipo all’orizzonte, ma solo la proposta di un fondo di garanzia, sul quale vorremo sapere a che punto siamo arrivati. Eppure qualcosa di tangibile si potrebbe immaginare. Il Microcredito potrebbe fornire con maggiore forza risposte rapide alle situazioni di emergenza, ovvero prestiti a tasso bassissimo, aiutare le famiglie e le imprese (ad esempio per gli affitti) così come prevede lo statuto della società. Basterebbe predisporre un semplicissimo bando per individuare i beneficiari, dare un arco di tempo di riferimento tre, quattro mesi (da marzo a aprile, maggio) e dilazionare la prima rata di ammortamento con possibilità di un eventuale rinnovo. Il Microcredito ha necessità, a questo proposito, di aumentare il capitale a disposizione, ma la composizione societaria potrebbe tranquillamente far fronte all’esigenza. Soci come il Monte dei Paschi, gli enti locali a partire proprio dal Comune di Siena, hanno la possibilità di far fronte a tale bisogno. Gli affitti come la micro solidarietà, quella che non dovrebbero dare visibilità per chi la compie, stanno diventando veri problemi di sussistenza. E là dove non arrivano strumenti come quello che abbiamo proposto ci dovrebbe pensare direttamente anche il Comune di Siena. La nostra è una proposta fatta “in punta di piedi” che deve essere analizzata da chi ha le competenze e la possibilità di decidere in merito.