Orcel ridisegna Unicredit Polo Italia motore del gruppo

 

Daniela Polizzi

 

L’Italia per Unicredit torna a essere centrale, con una banca dotata di tutte le leve. E non più solo una rete commerciale con le funzioni accentrate nella holding. È il cuore della seconda tappa della riorganizzazione, quel cantiere, avviato un mese e mezzo fa dal ceo Andrea Orcel che ora guarda alla struttura operativa nelle aree europee dove la banca è presente. Semplificare ma anche decentralizzare le responsabilità e le competenze, voltando pagina rispetto allo schema precedente.

La novità più rilevante riguarda il nostro paese. Unicredit riunirà infatti tutte le attività italiane tenendo a battesimo la nuova Unicredit Italia, una geografia autonoma all’interno del gruppo, la cui guida è stata affidata a Niccolò Ubertalli, ingegnere, con esordi in Teksid e dal 2002 in Unicredit, seguendo una carriera internazionale tra Regno Unito, Usa, Bulgaria e Romania poi in Turchia, fino alla guida del Centro Est Europa e ora membro del Comitato esecutivo. Sarà responsabile Italia, area che ritroverà in capo a sé la responsabilità di risorse umane, finanza, legale.

«È l’inizio di un processo di maggiore responsabilizzazione, che ci consentirà di sbloccare tutto il valore insito nel nostro gruppo, per servire al meglio i nostri clienti e le nostre comunità. Una scelta che sottolinea non solo l’importanza del nostro patrimonio e delle nostre radici, ma anche la forza di un modello di business paneuropeo perfettamente integrato, che non ha eguali», ha detto il ceo Orcel che ha anticipato la notizia attraverso una lettera ai dipendenti dove ha spiegato di volersi concentrare sulla banca e le sue risorse. Anche sulla diversity, con la percentuale di donne al vertice, salita da 15% al 40% con questo riassetto.

«L’Italia perseguirà due obiettivi principali: la centralità del cliente e la ricerca dell’eccellenza. Ci concentreremo su Individui, Imprese e CIB», ha scritto Ubertalli in un altro messaggio ai colleghi.

Barbara Tamburini guiderà l’attività che si rivolge ai clienti mass Market, Affluent e Private, Andrea Casini l’area Imprese, mentre il Corporate and Investment Banking Italia è affidato ad Alfredo De Falco.

Schema analogo per Germania, guidata da Michael Diederich, Europa centrale (Gianfranco Bisagni) ed Europa orientale (Teodora Petkova).

Il focus di Orcel è quindi per il momento sul rilancio e sulla revisione del «motore» del gruppo bancario dove i paesi, con una struttura più semplice e veloce, dovranno crescere. E sembra per il momento lasciare sullo sfondo il lavoro sulle possibili aggregazioni, Mps inclusa.

 

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