«Noi giovani, vite di scarto dell’Italia».

http://www.corriere.it/cronache/17_luglio_14/noi-giovani-vite-scarto-dell-italia-e1fa6d78-6832-11e7-b139-307c48369751.shtml

Caro direttore, noi giovani siamo le vite di scarto dell’Italia. Può sembrare un’assurdità e per molte persone delle generazioni passate potrà sembrare poco credibile. Come dedusse Andrè Lebeau «il desiderio di mantenere il corso attuale delle cose, fino a che sarà troppo tardi, è la più grande minaccia che l’umanità fa pesare su se stessa». Le generazioni adulte spesso non comprendono affermazioni come quella sopra perché i giovani (quando giovani erano loro) rappresentavano una speranza, un’idealizzazione del progresso e del merito, quanto di più utile ci si potesse aspettare per il futuro. Oggi tutto questo si è liquefatto e i giovani non solo sono relegati ad uno stato di subordinazione; il bravo giovane per l’adulto al potere è nella maggior parte dei casi colui che svolge bene un compito che l’adulto conosce già.