Montanari in corsa per fare il rettore all’ateneo per stranieri

Cambio di guida all’Università per Stranieri di Siena. Il mandato del professor Pietro Cataldi, al vertice dell’ateneo dal 2015, scadrà il prossimo ottobre ed è molto probabile che a correre per la carica di rettore sarà Tomaso Montanari. Lo storico dell’arte, ordinario a Siena dal 2018 dopo aver insegnato per alcuni anni alla Federico II di Napoli, sembrerebbe essere l’unico a presentarsi per questo ruolo anche se c’è comunque tempo fino al 3 giugno per farsi avanti.
Montanari, per il momento, non conferma e non smentisce, anche se le voci su un suo effettivo impegno in questa direzione si fanno sempre più insistenti. Nonostante sia arrivato all’Università per Stranieri da un tempo relativamente breve, e nonostante la pandemia, con lo spostamento delle attività accademiche quasi esclusivamente online, gli abbia di fatto impedito di realizzare alcuni dei progetti pensati per l’ateneo e per la città, pare esserci una convergenza sul suo nome. Ad avvalorare l’ipotesi che la sua candidatura sia l’unica, gli stessi trascorsi dell’ateneo. In passato è capitato spesso che non ci fosse più di una persona in corsa, anche perché l’Università per Stranieri di Siena, a differenza di altri istituti, presenta un unico dipartimento e il numero dei professori ordinari, gli unici che possono essere eletti, è esiguo. Senza contare che ora, per legge, chi ha più di 63 anni non può proprio presentarsi, dal momento che il mandato dura 6 anni e non è previsto che un rettore possa esercitare a 70 anni. L’appuntamento alle urne, che salvo nuove disposizioni dovrebbe essere in presenza, è fissato per il 28, 29 e 30 giugno, ma il vincitore potrebbe essere proclamato già nel primo giorno di voto. Intanto per l’ 8 giugno è già fissata un’assemblea universitaria alla quale parteciperà la comunità accademica e durante la quale il candidato o i candidati presenteranno i propri programmi davanti a tutti.
Montanari, nato a Firenze nel 1971, dove si è diplomato al liceo classico Dante, ha studiato alla Scuola Normale di Pisa, si è laureato in Lettere Moderne per poi conseguire il perfezionamento in Discipline storico- artistiche. Autore di numerosi saggi e pubblicazioni e appassionato di politica, nel 2019 è stato nominato presidente del Comitato tecnico scientifico per le Belle Arti del ministero per i Beni culturali. Il suo arrivo all’Università per Stranieri di Siena per ricoprire il ruolo di professore ordinario di Storia dell’arte moderna è avvenuto su chiamata e attraverso uno scambio: un docente che insegnava a Siena si è infatti trasferito a Napoli, dove lui aveva la cattedra, e viceversa.
Chiunque sarà il nuovo rettore dell’ateneo si troverà di fronte a un’importante sfida. Riportare in classe tutti gli studenti stranieri allontanatisi per la pandemia e pensare al potenziale di un’università che, negli ultimi anni, è cresciuta molto sia per autorevolezza, sia per numero e qualità di docenti e studenti. — v. s.
https://firenze.repubblica.it