Cominciamo dalla fine, che è sempre un inizio, e facciamo un po’ i paranoici, tenendo conto che le coincidenze quando diventano tante sono quasi prove, ma fatemi giocare al complotto, lasciatemi questo, volgo, voglio giocare, piazzarmi all’interno sezione complottista dell’intellettuale dissidente quello che si occupa dei misteri, in stile Mistero di Italia Uno, o il Giacobbo vecchia maniera, quello del Chupacabra, la misteriosa, simpatica e vorace bestiolina che succhiava il sangue delle capre nelle pampas messicane. Lasciatemi presidiare questa piazza astrusa, sono il Chupacabra, succhio la mia capra complottista, sono il giocatore d’azzardo, il campione di bigliardino, lasciatemi accudire questo settore di pubblico da baretto sotto casa, dicevo datemi i perdenti e partiamo dalla fine, ovvero partiamo dal Metaverso la nuova creatura di Zucherminch (spero che il correttore di bozze mi lasci questa licenza antipoetica o anche la licenza media). È certamente un caso, che Zucherminch nella sua conferenza di presentazione, ha parlato tranquillamente di Metaverso, il nuovo super social che convoglia tutti gli altri, come di un vero e proprio Matrix usando proprio il titolo del film come esempio positivo, solo che il film non è proprio positivissimo. È inopinatamente un caso, che esiste un libro che si chiama Snow crash di Neal Stephenson, un romanzo del 1992 di fantascienza in cui imperversa il Metaverso, proprio come la realtà virtuale che Zucherminch vuole propinarci, stesso nome, stessi intenti, una realtà virtuale stile Matrix in quarta dimensione.

Snow crash nella realtà del romanzo è una potente droga del linguaggio, che devasta il cervello, mentre nel Metaverso è un misterioso ed antichissimo virus, carino no? È sempre un caso che questo misterioso virus del linguaggio, provenga direttamente dai Sumeri e dagli Egizi sempre secondo il romanzo. Ora segnatevi questi due popoli, perché ritorneranno spesso dentro questo mio delirante e complottista articoletto, che però è pieno di tante piccole verità verificabili che solo un psicotico come me, può unire e usare come i puntini nella settimana enigmistica del complotto. Ovviamente è sempre un caso, che il 15 di ottobre, sia scattato il green pass sul lavoro solo in Italia, data che coincide con il numero del tarocco del diavolo il 15, la cui iconografia mostra un demonio che tiene al guinzaglio un uomo ed una donna, ovvero l’umanità, e che proprio il 15 di ottobre alle scuderie del Quirinale, sia stata inaugurata la mostra dell’anno, dal titolo Inferno a cura del critico francese Jean Clair, dedicata al massonissimo e sommo gran maestro della letteratura Dante Alighieri, strano è che sia stata inaugurata proprio il 15 ottobre, visto che i festeggiamenti a Dante sono partiti il 27 marzo, ma noi italiani siamo comodisti si sa o forse era un po’ un capriccio di Mariotto Draghi, tutto intento il 31 ottobre scorso da primo della classe quale è, in attesa della notte di Halloween, notte degli spiriti maligni, a mostrare al G20, questa splendida mostra, piena di capolavori dedicati a Satana e Lucifero o Belzebù sì proprio lui, il grande avversario dell’umanità, il seduttore biblico, il nemico di Cristo e di Dio, che se evocato, beh, si sa porta bene… magari porta Mariotto Draghi dentro al Quirinale, speriamo porti bene al nostro infaticabile premier, il migliore certamente che abbiamo avuto, e quale è l’incipit curatoriale che fa da testo della mostra “inferno” al Quirinale? Il seguente:

“Il grande drago, colui che chiamiamo il Diavolo e Satana che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati i suoi angeli”: Apocalisse 12, 9

Il grande drago? Dite voi. Sì, drago dico io, ma drago, Draghi? Draghi lui, proprio lui? No, ma che andate a pensare, sono il solito complottista, ma mi occupo di arte ogni tanto, e questa splendida mostra va studiata, penso tra me e me, è sicuramente un caso. Mostra piena di capolavori cesellati e dipinti da grandi maestri, c’è La caduta degli angeli ribelli di Agostino Fasolato, il Lucifero di Franz Von Stuck, il Trittico di Sant’Antonio di Bosch, pentoloni dove bollono esseri umani, diavoli che punzecchiano con strani archibugi e lance anime dannate, lava incandescente che scotta peccatori, a purgare i peccati di un’eternità e poi arriva il pezzo forte, Le porte dell’inferno di Auguste Rodin, che pare essere la vera star della mostra. Le porte? I cancelli, sì, insomma un percorso iniziatico, come spesso facevano i massoni settecenteschi nei loro labirintici gradi, un percorso iniziatico da varcare con un pass, con green pass? Un passaporto per l’inferno, sto scherzando non pensate male, eppure la mostra è piena di capolavori originali di Otto Dix, Beato Angelico, Botticelli, Balla, eppure la star è proprio lui, questo calco enorme in gesso, di sette metri ricomposto per l’occasione, Le porte dell’inferno di Rodin.

Le porte dell’inferno di Auguste Rodin

Questo portale o stargate, sembra proprio che possa essere utile, utilizzabile per qualcosa o qualcuno, indaghiamo su Auguste Rodin, uniamo i puntini della settimana enigmistica del complotto e dell’occulto, cerchiamo nella piccola biblioteca degli orrori, di noi rancorosi falliti. Chi era Auguste Rodin? Morto prima che fosse terminata la porta dell’inferno, di cui rimase rimane solo il calco, in sette versioni alte sette metri, ora Auguste Rodin, pare che facesse parte di un particolare circolo intellettuale parigino molto prestigioso, legato alla massoneria satanista, grande amico di Gaston de Pawlowski, scrittore esoterista, e teorico della quarta dimensione, che descriveva come una realtà virtuale dove era possibile entrare in contatto con entità interdimensionali, angeli, demoni alieni, fate voi, in questa realtà l’essere umano viene sostituito, e condizionato da un metallo, una sorta di microchip che riduceva il corpo ad avatar.

La quarta dimensione, è sempre presente nei discorsi di Pawlowski e nella sua narrativa transumanista, Auguste Rodin era intriso di questi discorsi, ed in contatto con i maggiori esoteristi e satanisti dell’epoca, tra cui Alester Crowley, detto simpaticamente la bestia 666, cultore della magia Egizia e della tradizione Sumera nella sua comune di Thelema, nei pressi di Cefalù, fervente anti cristiano, e primo hippie conclamato. Crowley sostiene attraverso certe pratiche tantriche magico/sacrificali il passaggio in dimensioni parallele ed il contatto con entità a dir poco demoniache, tramite possessione diabolica in salsa sciamanica. La quarta dimensione è quindi pane quotidiano di Rodin, che purtroppo o per fortuna non completerà mai la sua porta dell’inferno, eppure qualcuno ne ha fatto un calco ed ha spedito il portale direttamente al Quirinale, ex sede del potere temporale del papato, ora residenza del futuro presidente della repubblica.

Il Lucifero di Franz Von Stuck

Portali, dimensioni parallele, realtà virtuali, Mark Zukerminch, libri ucronici, e se tutta la difesa dalla pandemia fosse un grande rito iniziatico? In stile stavolta tantrico, ma senza sesso esplicito, se queste mascherine finto sadomaso che indossiamo per proteggerci aiutassero a catalizzare energie verso qualcosa, un grande eggregore comune, forse una simbolica porta? Maschere, corpi umiliati, segreti, magie, restrizioni senza fondamento scientifico, natali aboliti, pasque annullate, pass sanitari e tessere per il controllo dello CO2, emissioni zero, check in e controlli continui, Grande reset, credito sociale, tessere e monete virtuali, anticristiche visioni, intelligenze artificiali e stupidità collettive, apparente razionalismo, e Moloch al Colosseo, strani presepi con antichi astronauti, e Pachamama, divinità amazzoniche e sincretismo religioso,  maschere massoniche che sembra un film di Kubrick, e se il virus venisse usato anche come manganello del sistema per sedare manifestazioni, proteste e scioperi? Infiltrati di forza nuova unitevi. E perché i portuali no pass di Trieste, sono spesso con le mani giunte in preghiera a recitare sermoni e rosari, si è mai vista una protesta del genere? Che razza di protesta è questa, si combatte il padrone o Dracula e il diavolo? E come mai certi esorcismi di uno degli esorcisti più famosi della chiesa, ovvero Padre Amorth sono rivolti a scacciare demoni Sumeri o Egizi, è un caso? Certamente un caso, sono bipolare, basta fare la Cassandra paranoica, infondo abbiamo vinto gli europei, i cento metri piani, i mondiali di pasticceria.