Il caso
Aldo Tani
SIENA Dentro Fratelli d’Italia le bocche sono cucite. Anche se un comunicato sulle dimissioni della presidente dell’Azienda per i servizi alla persona di Siena, Monica Crociani è stato annunciato per i prossimi giorni. Il passo indietro della dirigente, vicina al partito di Giorgia Meloni, è arrivato al termine di settimane convulse per l’ente che controlla diverse Rsa sul territorio. Prima l’uscita dell’assessore Francesca Apolloni sulla positività di tre ospiti dentro la Rsa Campansi. Poi la smentita di Crociani supportata dall’esito dei tamponi. Quindi il silenzio del Comune. Una scelta mal digerita dalla presidente, che ha deciso di farsi da parte. Lo stesso hanno fatto due membri del Cda di nomina comunale. La nomina di Crociani era stata una delle prime mosse da sindaco di Luigi De Mossi che ha affidato un assessorato di peso, quello all’urbanistica, al dirigente di FdI, Francesco Michelotti. Il quale non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma tra i corridoi del partito si parlerebbe di «fuoco amico» e di «conti da regolare dopo le Regionali». Le stesse dimissioni di Crociani andrebbero oltre la vicenda e troverebbero spiegazione in un rapporto consumato da tempo con Palazzo Pubblico. Elementi nuovi per Apolloni: «Mai interferito e se ho espresso il mio parere, l’ho fatto nel rispetto delle posizioni».