La Regione alle aziende sanitarie: stop alle assunzioni.

LA MAIL
è partita ieri ma se ne è anche parlato brevemente in un incontro in assessorato. La Regione chiede alle aziende sanitarie e ospedaliere di bloccare le assunzioni da qui alla fine dell’anno. I direttori generali si assumeranno eventualmente la responsabilità di trasgredire la regola in casi limitati e eccezionali, quando il personale in più è fondamentale per far funzionare i servizi.
È sta la direttrice del dipartimento alla Salute, Monica Piovi, a mandare la comunicazione alle aziende. Il motivo è facile da comprendere e tra l’altro il provvedimento non è inedito: sono iniziati gli ultimi tre mesi dell’anno e bisogna risparmiare per arrivare in fondo e chiudere in pari. È noto che sfida non è semplice, soprattutto a causa della spesa farmaceutica che continua ad essere così alta, in particolare quella ospedaliera, da far sballare i conti. La Toscana starebbe un po’ migliorando in questa seconda parte dell’anno in questa voce ma resta comunque tra le peggiori Regioni in Italia in fatto di soldi spesi per l’acquisto dei farmaci. La presidenza ha già detto di essere disponibile a dare una mano, con una quarantina di milioni, a chiudere in pari ma il resto lo deve fare la sanità. Così si cercano sistemi per risparmiare. Il blocco delle assunzioni è una delle misure che va in questo senso. Del resto fino ad ora sulla voce personale le aziende sanitarie e ospedaliere non hanno fatto molte economie in questo 2017. In assessorato hanno calcolato che sono state assunte circa 900 persone, che evidentemente servono a mandare avanti i servizi sanitari toscani ma che hanno rappresentato un costo alto per i bilanci. Tra l’altro malgrado questo, l’estate scorsa molte aziende sanitarie e ospedaliere hanno anche fatto assunzioni a tempo determinato di lavoratori interinali per affrontare il periodo delle ferie del personale. Adesso si corre ai ripari e si ferma tutto. Teoricamente dovranno essere fermati i concorsi, o meglio le assunzioni successive alle selezioni, se si tratta di primari e comunque non saranno reclutati medici per ospedali e altri servizi. Le graduatorie degli infermieri, come quelle degli operatori socio sanitari, non scorreranno fino all’anno prossimo.
(mi.bo.)
Fonte: La repubblica, www.repubblica.it/