Appalti e fisco, indagine sull’Opera del Duomo di Siena.

Siena. «Vorrei rassicurare tutti i dipendenti. Il procedimento farà il suo corso, ma loro non devono temere nulla», afferma Gian Franco Indrizzi, rettore dell’Opera Metropolitana del Duomo di Siena dopo che, nei giorni scorsi, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta della Procura senese per una presunta evasione.

L’indagine, iniziata a marzo scorso, sarebbe partita da alcuni lavoratori dell’Opera Metropolitana (la Onlus che gestisce il complesso monumentale della Cattedrale) che avrebbero depositato un esposto in Procura. Il pm Antonino Nastasi, titolare dell’inchiesta, ha quindi concentrato la sua attenzione sull’affidamento delle attività di valorizzazione del complesso. Appalto che da anni è in mano a Opera Laboratori Fiorentini, società del gruppo Civita: uno dei gestori più importanti dei beni culturali sul territorio nazionale.

Al centro dell’inchiesta, che sarebbe stata prorogata quindici giorni fa, sono finiti l’ex rettore della Opera del Duomo, Mario Lorenzoni, quello attuale, Gian Franco Indrizzi, e Giuseppe Costa, presidente della società fiorentina. Ai tre indagati viene contestata la produzione, in concorso formale continuato per il periodo che va dal 2011 al 2016, di dichiarazioni dei redditi fraudolente e infedeli al fine di evadere imposte sui redditi o sul valore aggiunto.

Se le ipotesi accusatorie fossero confermate, le condanne potrebbero arrivare fino a 18 anni. «Una pena che non riesco neppure a immaginare», afferma Indrizzi.

L’Opera del Duomo, dal canto suo, si dice «del tutto serena in relazione al suo operato e attende un accertamento chiaro e veloce, anche per tutelare al meglio la sua immagine, mentre i Rettori hanno già nominato l’avvocato Enrico de Martino come loro difensore di fiducia».

Salvatore Vitello, capo della Procura senese, ha diffuso una nota per chiarire alcuni aspetti della storia. «Si precisa che trattasi di procedimento aperto a seguito di esposto presentato da alcuni lavoratori dell’Opera Metropolitana della Cattedrale di Siena — spiega il Procuratore — Gli esponenti evidenziavano fatti che necessitavano approfondimenti, per i quali veniva dato incarico alla Guardia di Finanza di Siena. Trattasi all’evidenza di attività dovuta che sta proseguendo secondo le direttive impartite da questo Ufficio. All’esito degli accertamenti delegati si assumeranno le determinazioni di competenza».

Le indagini della Guardia di Finanza sono appena all’inizio, dato che si sta studiando una mole di materiale veramente corposa.

Simone Innocenti Aldo Tani