La primavera del Fai gioielli da scoprire (con prenotazione)

Ville, palazzi e castelli ma anche acquedotti e stazioni il 15 e 16 maggio visite a luoghi difficilmente accessibili
di Elisabetta Berti
Sono andati esauriti in poche ore i posti disponibili per visitare il castello di Sammezzano, gioiello d’arte e architettura di Reggello inaccessibile dal 2016 che figura tra i seicento luoghi aperti dal Fai nel prossimo fine settimana, il 15 e 16 maggio. Sono però molti altri gli angoli talvolta semisconosciuti o difficilmente accessibili, che il Fondo Ambiente italiano mette a disposizione del pubblico in occasione della 29esima edizione delle Giornate di Primavera, il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown. Da visitare in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti ci sono mete a portata di mano come il The student hotel di viale Spartaco Lavagnini a Firenze, costruito da Giuseppe Poggi nella seconda metà dell’Ottocento, al tempo di Firenze capitale d’Italia, ed oggi trasformato da opere d’arte e graffiti realizzati nel cortile interno da giovani creativi e street artist come The London Police, Icy & Sot, Ben Eine Le Rat, Mr G, Favela Painting; oppure villa Castelletti a Signa, circondata da un parco di 12 ettari, su un colle dominante un’ansa dell’Ombrone e contenente sculture della Manifattura di Signa e maioliche della Manifattura Chini. Nell’elenco di luoghi aperti dai volontari del Fai, consultabile online al sito www.fondoambiente.it, non ci sono solo i tradizionali palazzi, ville e castelli, ma anche fabbriche, acquedotti, stazioni ferroviarie ed intere frazioni da riscoprire.
A Cantagallo apre Beste, una fabbrica di tessuti orgogliosa di minimizzare al massimo l’impatto ambientale, a Lucca c’è Martinelli luce, marchio internazionale nel campo del design presente nelle collezioni di musei come il Moma di New York o il Centro Pompidou di Parigi, mentre a Follonica il tour del Fai toccherà il forno di San Ferdinando, il museo Magma e tutti gli altri luoghi che derivano dal complesso di fonderie voluto dell’Ottocento dal granduca per la lavorazione dei minerali estratti dall’Isola d’Elba. Gli itinerari porteranno alla scoperta dell’acquedotto leopoldino di Livorno, nel borgo di Radicondoli sulle colline Metallifere, alla basilica di San Piero a Grado a Pisa e perfino di due glorie ferroviarie: la stazione vecchia di Montecatini, inaugurata nel 1937, che rappresenta una delle architetture più importanti del Razionalismo toscano e italiano, e il treno “centoporte” conservato a Marina di Massa, un esemplare di treno ospedale nato per il trasporto dei feriti negli anni Trenta, arrivato nella cittadina toscana nel 1994: le carrozze, uniche in Italia e interamente arredate con oggetti e attrezzature dell’epoca, sono state utilizzate per il set del film Il paziente inglese, vincitore di otto premi Oscar tra cui miglior film e miglior regia. Quasi tutti i luoghi toscani delle Giornate del Fai di primavera sono aperti sia sabato 15 che domenica 16 con orario continuato dalle 10 del mattino. Per partecipare è però necessario prenotare entro la mezzanotte del giorno precedente la visita fino ad esaurimento posti disponibili, ed è richiesto un contributo minimo di 3 euro.
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