La giornata, in breve 21 gennaio 2022

  • Berlusconi si prepara ad annunciare la fine della sua candidatura: domani vertice della coalizione di centrodestra a Roma.
  • Il segretario Pd Enrico Letta ha incontrato Matteo Renzi, che in un’intervista aveva aperto ai candidati graditi al centrodestra.
  • Il governo ha approvato il decreto che consentirà ai grandi elettori positivi al Covid-19 di votare in un “drive trough” fuori dalla Camera.

Ripasso: le regole del gioco

  • Si comincia a votare nel pomeriggio di lunedì 24 gennaio e si va avanti con una votazione al giorno fino ad elezione conclusa.
  • Votano i senatori, i deputati e 58 delegati scelti dalle regioni. Tutti insieme vengono chiamati in gergo “grandi elettori”. In tutto sono 1.009.
  • Per le prime tre votazioni, da lunedì a mercoledì, viene eletto chi ottiene almeno due terzi dei voti (673). Da giovedì sarà sufficiente la maggioranza assoluta (505).
  • Né il centrodestra né il centrosinistra hanno abbastanza voti per raggiungere la maggioranza assoluta. Serve un accordo trasversale o con i numerosi grandi elettori del centro.

La foto di oggi

Chi ricorda questa foto? Era il 22 febbraio 2014 e con un colpo di mano appoggiato dalla maggioranza del Pd il neo segretario Matteo Renzi aveva appena fatto cadere il governo guidato da Enrico Letta. Oggi i due si sono incontrati di nuovo per discutere del futuro presidente della Repubblica.  (Foto Agf)

Chi vincerà?

Il favorito è sempre il presidente del Consiglio Mario Draghi e la sua elezione alla presidenza della Repubblica sarebbe praticamente cosa fatta se si trovasse una figura gradita a tutti con cui sostituirlo alla guida del governo.

Ma trovare un successore che tenga insieme l’attuale maggioranza che va dalla Lega al Movimento 5 stelle non è semplice. Se non si trovasse, i partiti potrebbero decidere che è meglio tenere Draghi al governo piuttosto che rischiare elezioni anticipate che quasi nessuno desidera.

Questa settimana sono crollate le già esigue speranze di Silvio Berlusconi. I voti che gli mancano sono troppi, anche all’interno della sua stessa coalizione, hanno ammesso i suoi esploratori, come il deputato e critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Ma se scendono le sue quotazioni, salgono quelle dei candidati che il centrodestra potrebbe indicare al suo posto. Si parla soprattutto di Pierferdinando Casini e Marcello Pera, entrambi graditi anche a Renzi, che li ha esplicitamente appoggiato in un’intervistapubblicata oggi, e accettabili per parte del centrosinistra.

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha ancora qualche speranza per il vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato (la sua terza scelta dopo Mattarella e Draghi). Ma le quotazioni del veterano della prima repubblica non sono particolarmente alte: non convince tutto il centrosinistra e il centrodestra gli preferirebbe quasi sicuramente uno dei suoi candidati.

Tre scenari

L’elezione del presidente della Repubblica è una questione imprevedibile. Nomi nuovi e mai sentiti potrebbero essere tirati fuori dal cappello in ogni momento. Ecco quindi tre scenari che si focalizzano non su chi sarà eletto, ma su come.
  • Presidente della maggioranza
    Il presidente della Repubblica viene eletto dall’attuale maggioranza di governo, cioè tutti escluso Fratelli d’Italia. Il candidato ideale di questo scenario è Draghi, ma lo stesso ruolo potrebbe essere ricoperto da un’altra figura istituzionale e di largo consenso.
  • Presidente patriota
    Il presidente della Repubblica viene eletto dal centrodestra con qualche voto del centro e del centrosinistra. L’espressione “presidente patriota” è stata inventata da Giorgia Meloni per indicare un presidente che provenga dagli ambienti culturali della destra italiana.
  • Presidente Ursula
    Il presidente della Repubblica viene eletto da centrosinistra, M5s e Forza Italia, ma non dal resto della destra, come è avvenuto per la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Scenario improbabile, perché il centrosinistra dovrebbe riuscire a rompere l’unità del centrodestra, ma non impossibile se Berlusconi deciderà di punire i suoi alleati per lo scarso sostegno dato alla sua candidatura a presidente.

I nostri articoli

È qui per il tampone? 

Lisa di Giuseppe e Giulia Merlo spiegano l’originale soluzione individuata per consentire ai grandi elettori positivi al Covid di votare comunque: fuori dalla Camera sarà costruito un “seggio” drive trough, come quelli usati per i tamponi.

Tutti aspettano il centrodestra

Nella prima pagina di oggi, Daniela Preziosi racconta i retroscena della giornata di centrodestra, con Berlusconi finalmente costretto ad accettare un incontro con gli alleati.

Cosa vuole Giorgia Meloni

Sonia Ricci si occupa della più silenziosa dei leader del centrodestra, la presidente di Fratelli d’Italia. Perché sul Quirinale è stata così silenziosa? A quali altre partite mira?

 

https://www.editorialedomani.it