La Cardin si sarebbe dimessa per una lettera anonima?

di Pierluigi Piccini

La Cardin si sarebbe dimessa per una lettera anonima? Non può essere. Essendo uno dei tre, in sede locale, a cui era stata indirizzata la lettera e avendola, ovviamente, letta, l’idea che mi sono fatto è che non ci fosse nulla di particolarmente rilevante. Quindi non regge ciò che ha dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale l’avvocato De Mossi, in risposta a una interrogazione presentata dal gruppo Pd, proprio sulle le cause e le motivazioni che avrebbero portato la neo nominata a dimettersi. L’avvocato, pur attribuendosi la responsabilità degli incarichi di giunta, ha dichiarato che il gesto della signora Cardin era stato determinato da delle voci sul suo conto che le avevano fatto decidere di ritirarsi per non danneggiare l’immagine della giunta appena designata. Impostare la risposta delle dimissioni da parte del sindaco, in questo modo, ha avuto l’intento di individuare una scusa per nascondere la vera situazione in cui si trova la Lega senese e Toscana in questo momento. Si è voluto, per comodità, prendere la strada più semplice. Evidentemente i problemi sono altri, a partire dallo scontro già iniziato nella Lega su chi sarà il candidato alla presidenza della regione Toscana. In questa resa dei conti c’è anche Siena e la sua amministrazione comunale. Non è un caso che a distanza di diversi giorni il nodo della sostituzione dell’assessora dimissionaria non sia stato ancora risolto. Da quello che si può sapere molti sono i veti, da una parte o dall’altra, che sono stai messi sulle potenziali aspiranti. È chiaro, dopo l’intervista rilasciata dalla consigliera Raito, che nel suo gruppo c’è una divisione con i protagonisti facilmente individuabili. sebbene la capogruppo della Lega in consiglio non faccia nomi: da una parte lei è dall’altra il consigliere Benini. I due schieramenti hanno, evidentemente, delle coperture sia in Giunta al Comune di Siena che a livello regionale e non solo. Proviamo a fare una mappa della situazione: con la Raito, il vicesindaco Corsi e Vescovi, dall’altra insieme a Benini, Ceccardi e Nisini. Con le varie appendici: nel primo caso Comunione e liberazione con alcuni personaggi che ben conosciamo come Gianni Fava, nel secondo schieramento Francesco Torselli (Fratelli d’Italia). Come si può vedere, e ammesso che questa geografia risponda a verità, la situazione è molto più complessa di quanto possa essere la foglia di fico rappresentata da una lettera. L’appetito vien mangiando e il pranzo che potrà essere servito in un prossimo futuro è proprio la presidenza della Regione Toscana e qualche Comune in provincia di Siena, visto che le la quasi totalità delle amministrazioni comunali senesi vanno al rinnovo nel 2019. Quindi, se tanto ci dà tanto, nei prossimi mesi ne vedremo delle belle.