L’ Ateneo cresce: è al top della ricerca. Il ministero premia 9 dipartimenti.

L’Anvur: «Sono eccellenze». Sbloccati 14 milioni di euro. Bene anche Pisa e Siena

Ivana Zuliani

 

I dipartimenti eccellenti premiati con fondi straordinari. L’Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca ha selezionato i migliori dipartimenti universitari (180 in tutta Italia, in base alla fattibilità dei progetti presentati e alle ricadute attese), che riceveranno il fondo del ministero dell’Istruzione destinato alle strutture di ricerca di eccellenza.

L’Ateneo di Firenze è tra i primi posti con 9 dipartimenti scelti soprattutto di materie scientifiche e mediche (biologia, chimica «Ugo Schiff», lettere e filosofia, medicina sperimentale e clinica, storia archeologia geografia arte e spettacolo, scienze biomediche sperimentali e cliniche «Mario Serio», scienze della Terra, scienze giuridiche, statistica, informatica e applicazioni «G. Parenti»). Riceveranno 14 milioni di euro ogni anno per 5 anni.

«Siamo molto soddisfatti, è un risultato positivo che ci dà ulteriore consapevolezza della qualità della ricerca svolta nelle nostre strutture» commenta il rettore Luigi Dei (in foto) . L’Università di Firenze «si attesta quindi al 5% rispetto al complesso delle assegnazioni con un incremento rispetto al suo standard di qualità, pari al 3,53% della parte premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario». I finanziamenti saranno investiti «in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche di alta qualificazione».

Sono quattro invece i dipartimenti di eccellenza dell’Università di Siena entrati nella lista dei migliori: biotecnologie chimica e farmacia, biotecnologie mediche, filologia e critica delle letterature antiche e moderne, scienze sociali, politiche e cognitive. Otterranno complessivamente 5 milioni di euro annui. «Questo eccezionale risultato offre una concreta opportunità di sviluppo delle attività di ricerca e di ampliamento delle risorse umane dei dipartimenti stessi, con evidenti ricadute positive anche sulla didattica» spiega il rettore Francesco Frati. All’Ateneo di Pisa vengono premiate ingegneria dell’informazione e civiltà e forme del sapere, mentre la Scuola Normale Superiore si afferma «dipartimento di eccellenza» per scienze matematiche e naturali e per scienze umane e la Scuola Superiore Sant’Anna primeggia invece con scienze sperimentali e applicate e scienze sociali.

«Questi risultati — commentano Vincenzo Barone e Pierdomenico Perata, rispettivamente direttore della Normale e rettore del Sant’Anna (scuole in federazione con lo IUSS di Pavia) — sono l’ennesima conferma dell’elevata competitività del nostro modello. Con i fondi aggiuntivi potremo valorizzare il ruolo dei nostri docenti e ricercatori, reclutando giovani ricercatori: formazione e ricerca sono asset strategici che adesso trovano un ulteriore e importante sostegno finanziario».

 

Mercoledì 10 Gennaio 2018, Corriere Fiorentino.

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