Johnny Lo Zingaro si nascondeva in un appartamento a Taverne.

 

 

«IN UN ATTIMO si è scatenato l’inferno – sottolinea chi ha assistito dalle finestre di casa all’arresto dell’ergastolano – C’era polizia ovunque, tutti con le pistole e le mitragliette. Hanno perquisito tutti i piani della palazzina, ma l’uomo che cercavano dovrebbero averlo trovato nascosto in garage». C’è stupore tra i residenti nella zona, ma c’è anche molta tensione: «Noi abitiamo in un appartamento di edilizia residenziale, ma siamo circondati da numerosi stranieri, tutti zingari e dell’Est Europa, che stanno nelle case famiglia. Altro che isola felice!». Pochi trovano il coraggio di parlare in questa strada di Taverne d’Arbia apparentemente tranquilla: «In estate ci mettiamo sempre qui fuori a cenare e prendere il fresco – dicono i residenti – Ma non c’eravamo mai accorti di nulla.

Ogni tanto passa una pattuglia per controllare, ma non era mai successo niente di simile».

ALCUNE MAMME raccontano come, durante il blitz delle forze dell’ordine, i propri figli fossero a giocare proprio dove Johnny Lo zingaro è stato arrestato: «In un attimo la polizia ha cacciato via i bambini: `Andate a casa’, hanno intimato. Tutti eravamo alle finestre per capire cosa stava succedendo. Vedendo arrivare una quindicina di auto, inizialmente si pensava che fosse un matrimonio… ».

INVECE era la fine della fuga di Mastini: «Lo vedevamo spesso con una delle sorelle di Milva, tale Giovanna – aggiungono i residenti – ma qui c’è un tale via vai di persone che nessuno ci ha fatto caso». E ieri sera, l’epilogo: «Quando lo hanno arrestato, un agente si è affacciato alla finestra dell’appartamento gridando: `A posto, lo abbiamo preso’. Incredibile che una cosa del genere sia successa proprio qui».

Esplode La rabbia «Siamo circondati da gente di ogni tipo» «DURANTE il blitz sarebbero state trovate anche piantine di marijuana: pare che avessero creato una serra in terrazza». Lo riferiscono alcuni residenti che vivono nei pressi della palazzina dove si nascondeva Johnny Lo Zingaro. «Venga il sindaco Bruno Valentini a Taverne a vedere come viviamo», aggiungono per sottolineare il degrado della zona peraltro più volte testimoniato dai nostri servizi. «Siamo onesti lavoratori, che pagano le tasse e rispettano la legge continuano i residenti – ma qui siamo circondati da gente di ogni tipo».

 

mercoledì, 26 luglio 2017 NAZIONE SIENA