In duemila per entrare a Medicina.

VALERIA STRAMBI
Quasi duemila candidati per 287 posti. Diminuiscono le chance di diventare medici e, quest’anno, sarà solo uno studente su sette a poter accedere alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Firenze. A partecipare alla prova, che si è svolta ieri mattina alla Fortezza da Basso, sono stati quasi cento studenti in più rispetto allo scorso anno. Peccato che i posti, diminuiti a livello nazionale (9.100 anziché 9.224), si siano ridotti anche a Firenze (17 in meno rispetto al 2016). Gli studenti hanno dovuto rispondere a 60 quesiti in 100 minuti: due le domande di cultura generale (una sui Patti Lateranensi e una sull’autore del libro “Dal Big Bang ai buchi neri”), 20 quelle di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica. La risposta esatta vale 1,5 punti, la non risposta zero, mentre c’è una penalità di 0,4 punti per ogni quesito sbagliato. La graduatoria è unica a livello nazionale e il punteggio minimo da raggiungere 20.
«Più facile rispetto a quella di due anni fa, ma più impegnativa dell’anno scorso – è il giudizio di Giovanni, che ha tentato il test per la terza volta – a mettere più in crisi le domande di biologia e quelle di logica». Sono in molti gli studenti appena usciti dal liceo che hanno tentato il test, ma tanti anche quelli che ci riprovano dopo diversi tentativi. Virginia, di Santa Croce sull’Arno, ha scelto di fare la prova dopo una laurea a pieni voti in scienze mediche forensi presa in Inghilterra, mentre Elias, sacerdote sessantaduenne di origini nigeriane, vuole farsi una cultura scientifica per aiutare il prossimo: «Penso che non sia mai troppo tardi per mettersi a studiare – spiega ogni giorno faccio quello che posso per stare vicino ai miei fedeli, a Capraia e Limite, ma conoscere la medicina significherebbe anche fare qualcosa per il mio Paese». Ad attendere gli aspiranti medici fuori dal padiglione della Fortezza c’erano i genitori, qualche amico, e anche un gruppo di studenti di medicina che ha pensato bene di offrire una camomilla agli esaminati. «Ci immedesimiamo molto in loro perché qualche anno fa c’eravamo noi a tentare il test – spiegano Matteo e Pietro dell’associazione Studenti di sinistra – è il nostro modo per accoglierli ma anche per dire loro le battaglie che stiamo portando avanti per il diritto allo studio».
Ieri era anche il giorno della prova per accedere alla facoltà di odontoiatria e protesi dentaria. In questo caso c’è qualche posto in più rispetto allo scorso anno (33 contro i 23 del 2016). Oggi, sempre a Firenze, sono invece in programma i test di ammissione in scienze motorie, sport e salute e in scienze e tecniche psicologiche. Domani sarà la volta della prova per accedere alla facoltà di architettura e scienze dell’architettura, mentre l’8 settembre tocca ai test d’ammissione in biotecnologie, scienze biologiche, scienze farmaceutiche applicate, chimica e tecnologia farmaceutiche e farmacia. Il 13 settembre sono invece previsti i test per le professioni sanitarie e il 15 per il corso di laurea magistrale in scienze della formazione primaria.
Fonte: La Repubblica, www.repubblica.it/