Il carro di Emma Bonino, l’ultima tentazione dei delusi dal Pd.

ROMA. Per molti Democratici delusi è una sorta di ultima scialuppa del centrosinistra unito. Emma Bonino e la sua lista +Europa raccoglie supporter e promesse di voti. Giovanna Melandri ad esempio, ha fatto sapere alla leader radicale che per la prima volta nelle urne potrebbe tradire il Pd e proprio per lei. L’ex ministra dei Beni culturali, tra i fondatori del Pd, non ha ancora deciso però sembra tentata dalla scelta europeista.

Ma l’elenco di chi sta con Bonino cresce. Non solo il compagno Sergio Staino, ex direttore dell’Unità e vignettista, militante dem si è speso per Emma alla convention di avvio della campagna elettorale, ma invita la sinistra anti renziana a puntare su +Europa. “Io voterò per il Pd, mi sembra deontologicamente più corretto, ma l’appello a chi non vuole votarlo è di sostenere Emma”, ha spiegato. Stesso ragionamento di Dacia Maraini, che – dice – voterà per il Pd però è tra i supporter di Bonino: “E sono per l’unione della sinistra”, sottolinea la scrittrice. L’elenco è lungo: ci sono intellettuali, professionisti, mondo dello spettacolo e della cultura. Renzo Arbore e Franca Valeri sono tra i simpatizzanti, come Franco Bernabè, Lella Costa e Marta Dassù, che è la presidente del We-Women empower the world. Si sono associati Angela Missoni e Raffaele La Capria, Irene Bignardi, Oliviero Toscani e Silvio Sircana, ex portavoce di Prodi e senatore dem.

Bonino ringrazia e rilancia: “Mi augurerei soprattutto di attrarre gli astenuti”. Il New York Times qualche giorno fa ha scritto che l’ex ministra degli Esteri ha catturato il cuore degli italiani, ma – si è chiesto – saprà conquistarne i voti? Bruno Tabacci – leader di +Europa con Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi – è ottimista e prevede: “Saremo sopra il 3%”. È Il numero magico. Sotto quella soglia, +Europa sarebbe solo portatore d’acqua per il Pd. Sopra il 3%, avrà un gruppetto di almeno dieci parlamentari e scompaginerà i conti di Renzi. Per ora la giostra del centrosinistra gira e la fotografia di chi vota chi è sfocata. Franco Monaco, che è stato tra i fondatori di Campo progressista il movimento di Giuliano Pisapia, che si è arenato nel progetto di unità del centrosinistra, “non esclude” di votare Bonino: “Ne apprezzo la opzione chiara di centrosinistra, l’europeismo, la battaglia per la cittadinanza ai nuovi italiani”. Luigi Manconi, senatore dem, l’ha già dichiarato: “Voterò Bonino, ritengo sbagliate le politiche sull’immigrazione”

Persino al Festival di Sanremo, Bonino ha ricevuto endorsement. L’ha fatto Ornella Vanoni: “Io le pagine dei giornali che parlano di politica non le leggo per nulla, non mi interessano, non mi interessa quello che dicono i politici. L’unica che seguo è Bonino e voterò per lei…”. E poi, c’è Carlo Calenda. Al ministro dello Sviluppo economico, Bonino ha chiesto di candidarsi con +Europa. Lui per questo giro ha risposto di no, però l’ha sostenuta nel lancio della lista. Del resto +Europa ha inserito nel suo programma il piano industriale di Calenda-Bentivogli. Il feeling è forte.

 

Fonte: La Repubblica, www.repubblica.it/